L’attesa è finita. Ancora poche ore e poi sarà PSG-Bayern Monaco, la finale di Champions League. Domani sera al Da lui di Lisbona, si assegna la Coppa dalle grandi Orecchie. La prima volta dei parigini, la voglia di ritornare sul tetto d’Europa da parte dei tedeschi. Ingredienti essenziali e giusti per una grandissima sfida.
QUI PSG “Sarà una grande finale tra due squadre molto forti”. L’allenatore del Paris Saint-Germain Thomas Tuchel presenta così la sfida di domani sera contro il Bayern Monaco. “Stiamo preparando la partita esattamente come abbiamo fatto per le gare contro il Borussia Dortmund, l’Atalanta e il Lipsia – ha spiegato il tecnico dei francesi in conferenza stampa – Contro il Bayern sarà molto difficile, rispettiamo molto i nostri avversari. Ieri abbiamo guardato dei video con tutti i ragazzi e abbiamo effettuato una seduta esclusivamente tattica, mentre oggi sarà una normale rifinitura: tamponi per il test Covid-19 allenamento allo stadio. Lavoriamo sui concetti di base del nostro gioco in modo che tutti si sentano tranquilli”. Tuchel si è poi soffermato sulla condizioni dei suoi giocatori, aprendo la porta al possibile impiego di Marco Verrati dal primo minuto. “Il suo infortunio è stato un causato da un colpo, non si tratta di una problema muscolare e questo minimizza i rischi – ha spiegato il tecnico del Psg – Lui sta abbastanza bene, è un caso simile a quello capitato a Kylian Mbappé. Se è al 100% e pronto a disputare 120 minuti? Ovviamente no, ma è pronto a giocare, a meno di ricadute in allenamento. Domani mattina valuteremo se è il caso di farlo partire titolare oppure no. Anche Idrissa Gueye si è allenato con noi e sta abbastanza bene. Lui e Verratti sono a disposizione, mentre la situazione di Keylor Navas è diversa: capiremo la sua condizione dopo gli ultimi allenamenti”, ha concluso Tuchel.
QUI BAYERN “Cercheremo di fare la miglior partita possibile giocando il nostro calcio: se ci riusciremo, se saremo tutti in grado di dare il cento per cento, allora avremo buone chance di vincere”. Il tecnico del Bayern Monaco Hans-Dieter Flick presenta così la finale domani. “Affronteremo una squadra fantastica, con grandi giocatori e tanta esperienza. Sono fortissimi in attacco ma anche in difesa: basti pensare a Thiago Silva, che conosce questa competizione come pochi, o Marquinhos in mezzo, che per me è un elemento impressionante – ha sottolineato l’allenatore tedesco – Hanno subito solo cinque gol in questa Champions, hanno la difesa migliore e questo dimostra che il Psg non è solo pericoloso in attacco. Sono molto felice di incontrare Thomas Tuchel in finale: lo rispetto molto, sia come persona che come pensatore di calcio. Noi ci siamo preparati, abbiamo studiato una tattica e speriamo di poterla sfruttare domani sera: negli ultimi 10 mesi abbiamo sempre cercato di imporre il nostro gioco, cercando di rimanere alti. I risultati sono stati positivi e non abbiamo intenzione di cambiare il nostro stile proprio domani”.
“Il Psg ha una velocità incredibile, è una squadra piena di grandi campioni – ha continuato Flick – Abbiamo visto le loro partite e ovviamente hanno tanta qualità. Da quel punto di vista sono simili al Barcellona, mentre il Lione gioca in modo molto diverso. Sarà importante chiudere le linee di passaggio e non concedere loro spazi nei quali lanciare il pallone”. Per quanto riguarda la formazione, il dubbio maggiore riguarda Jerome Boateng, uscito durante la semifinale con il Lione per un piccolo problema fisico: “Ho parlato con lui e oggi si allena – ha spiegato Flick – Sono un tecnico che ama aspettare fino all’ultimo allenamento per prendere le decisioni: poi parlerò alla squadra e farò le mie scelte. Spero che Jerome recuperi e possa essere titolare. Pavard? Non sono convinto che sia al massimo della forma, ma sono contento che sia riuscito a unirsi al gruppo. Oggi farà un altro test e domani sceglierò la formazione”. In conferenza stampa è intervenuto anche Joshua Kimmich: “Sarà una partita equilibrata tra due squadre importanti che meritano di giocare questa finale”, ha osservato il difensore del Bayern Monaco.
“A livello di club non esiste un onore più grande di una finale di Champions – ha spiegato Kimmich – Da bambini si guarda sempre questa coppa: l’inno della Champions è magico, quando sei in campo ti rendi davvero conto di giocare una competizione speciale. Purtroppo dobbiamo giocare a porte chiuse, ma quella di domani è un’opportunità enorme e non ce la vogliamo far scappare. La generazione precedente alla nostra ci ha provato più volte prima di vincere finalmente il trofeo, noi vorremmo riuscirci alla prima occasione e faremo di tutto per farcela”.