Robert Vignola
Milan straripante, Bologna poca cosa. La corsa rossonera a un posto diretto in Europa continua e i sigilli di Bennacer e Calabria hanno, tra gli altri, il sapore di una vittoria corale; mentre sulla sponda felsinea la consolazione è quella di poter fin troppo bene battezzare quali sono i limiti, quando non ci sono la verve di un Barrow o l’esperienza di un Palacio.
È la stellare coppia d’attacco Rebic-Ibrahimovic quella messa in campo da Pioli. Nell’undici di Mihajlovic i rientri di Poli a centrocampo e Santander al centro dell’attacco. Impressionanti i ritmi dei primi minuti, vanno ad accendere le polveri Santander e Soriano (fuori misura) e Rebic e Theo Hernandez (tiri centrali). Al 10′ Milan avanti: splendido dialogo Rebic-Theo Hernandez sulla fascia, sul cross velo di Ibrahimovic e Saelemaekers fa secco Skorupski. Pochi minuti e Rebic la serve su un piatto d’argento a Calhanoglu: stavolta il portiere ha la meglio. La pressione del Milan però è altissima e l’estremo rossoblù in serata no: Orsolini chiude su Hernandez affidandosi al piede del polacco, ma Skorupski la regala a Calhanoglu. Raddoppio al 24′.
Dominguez cerca di scrollare di dosso la scimmia a se stesso e al Bologna: conclusione al lato, velleitaria anche la conclusione di Orsolini. Il Milan resta in agguato: Kessie dal limite centra il palo, sul rovesciamento di fronte Orsolini (con Hernandez a terra) mette in mezzo ma Sansone è in ritardo. Kessie ci va di nuovo vicino in mischia (chiude Skorupski). Il problema del Milan è uno solo, fa troppa accademia: su verticalizzazione di Soriano si inserisce Tomiyasu e il suo primo gol italiano, a San Siro, è davvero un gioiello.
La ripresa è aperta da un gol troppo facile per Bennacer, lasciato libero di entrare in area e prendere la mira, il Bologna può solo recriminare per un fallo in principio di azione di Kjaer su Santander, ma la mollezza del reparto centrale spegne ogni attenuante. Un gioiello il poker: Calhanoglu a Ibrahimovic che in corridoio trova Rebic: il pallone passa tra le braccia di Skorupski.
Mihajlovic cambia Tomiyasu, Danilo, Dominguez, con Mbaye, Corbo e Baldurrson. Pioli mette Bonaventura, e Krumic e Leao per Saelemakers, Calhanoglu e Ibrahimovic. Hernandez sfiora il palo, mentre su traversone di Sansone Santander non interviene e Orsolini perde l’attimo. Dall’altra parte Baldurrson salva sulla linea su Leao dopo una serie di svarioni di Skorupski. Mentre il Milan colleziona modi per fallire il quinto gol. Mihajlovic chiude i suoi cambi con Skov Olsen e Svanberg per Orsolini e Soriano. Baldurrson sfrutta uno svarione di Kjaer per costringere Donnarumma all’uscita disperata: punizione indiretta in area, il tiro di Santander non passa la barriera. Si rivede Biglia nel finale (per Bennacer) ma c’è spazio anche per il baby Colombo al posto di Rebic. Nel recupero, il lusso del 5-1 in contropiede di Calabria, servito deliziosamente da Leao.