Robert Vignola
Il Bologna si lecca le ferite alla vigilia della sfida interna con il Napoli. Morali (i due gol presi nel recupero a Parma pesano parecchio) e anche fisiche, con Bani che ha terminato il suo campionato a causa di una lesione al gemello mediale sinistro che lo terrà fuori causa per un mese.
Ma è comunque un Bologna combattivo: a mettere pepe nel clan è la competizione interna che in qualche misura Mihajlovic sta instillando nel gruppo, rendendo tutti consapevoli che le sei gare che mancano saranno utilizzate per valutare attentamente chi confermare: “Io sono un mister ambizioso, se la squadra vuole crescere per arrivare nei prossimi anni in Europa deve migliorare. In difesa prendiamo pochi gol? Sì, ma secondo me il problema è che ne facciamo pochi per quanto costruiamo. Santander è l’unica punta centrale, per adattare Barrow, che io vedo come esterno, non abbiamo avuto tempo”. Indicazioni da mercato, insomma, da chiedere anche dal match col Napoli, a partire dalle conferme. “Skov Olsen è come un figlio a cui ho dato, ma dal quale voglio ricevere in cambio. Così anche Svanberg e lo stesso Orsolini deve darsi una svegliata”.
Capitolo formazione. Contro gli Azzurri di Gattuso, a detta dello stesso Sinisa, sarà Mbaye a tenere a portata di gamba Insigne, quindi con Tomiyasu dirottato al centro a far coppia con Danilo. Davanti a Medel e Dominguez, Soriano ispirerà gli esterni Skov Olsen e Barrow con Palacio punta. Poli e Santander rientrano tra i convocati: potrebbero accumulare qualche minuto nel finale. Calcio d’inizio al Dall’Ara alle 19.30, arbitra Piccinini di Forlì assistito da Tegoni e Vivenzi, con quarto uomo Rapuano e addetti VAR Calvarese e Manganelli.