Maurizio Carfizzi *
La prima sconfitta post Covid per il Napoli non deve arrecare drammi, ma nemmeno va sottovalutata. Le speranze di agguantare la zona Champions erano già molto ridotte, dopo i fallimenti del “Maestro” Ancelotti che nella prima parte della stagione ha arrecato tantissimi danni sia in termini di gioco, sia in termini di gestione del gruppo, con una squadra totalmente sfasciata dal punto di vista emotivo che tattico. Mi dispiace tornare sulla scelta di Ancelotti, ma il “Maestro” è stata una grandissima delusione per noi tifosi napoletani, apparso totalmente inadeguato alla piazza (forse più adeguato alla pizza napoletana). I danni di Ancelotti si sono riverberati oltre nel primo mese e mezzo di Gattuso, che non senza difficoltà è riuscito a tirare su la baracca, dopo le sconfitte che hanno pesato sulla corsa Champions contro Parma, Fiorentina e Lecce. Poi è arrivata la svolta, già nella partita persa a Roma contro la Lazio, per lo sfortunato errore di Ospina si è visto un Napoli diverso, esploso poi nella trasferta di San Siro che ha di fatto ipotecato la finale di Coppa Italia, vinta con nostra massima goduria, contro il vecchio Comandante, quel Maurizio Sarri, che ha tradito la città per passare per puro interesse economico, sotto la corte di Casa Savoia. Certo è stato decisivo il fattore mercato: Gattuso ha voluto rinforzare il centrocampo, vero punto debole del Napoli di Ancelotti, chiedendo lo sforzo extra a De Laurentiis, che non ha lesinato sforzi, facendo arrivare subito a gennaio Lobotka e Demme, senza dimenticare Politano, finora estremamente deludente. Il centrocampo è stato il reparto che è cambiato meglio con Demme che ha saputo dare i ritmi alla squdra ( e ve lo dice chi ha calcato quella zona di campo per anni e sa cosa significa…) , con Zielinski e soprattutto Fabiàn Ruiz finalmente nelle loro posizioni naturali. In attacco Insigne è stato restituito al suo ruolo naturale, con Milik e Mertens ad alternarsi come punta centrale, mentre Callejon e Politano sulla destra. Mi fa molto piacere aver rivisto soprattutto nelle ultime partite un Lozano finalmente nel suo ruolo che non sembra più un oggetto misterioso, dopo la devastante esperienza di inizio campionato con il “Maestro”, bene anche il rientro in campo di Ghoulam e Younes. La speranza ora è che si finisca in crescendo questo finale di campionato, per arrivare a giocarsela a Barcellona ad agosto, dove non si dovrà dare nulla per scontato. Il Napoli c’è e sta bene.
* EX Ex calciatore, tifoso Napoli