Serie A, diretta-gol in chiaro. La proposta di Spadafora

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Non solo la ripresa ufficiale dell’attività agonistica. In effetti il Ministro Spadafora è sgtato chiaro e ha confermato ufficialmente che al netto di sorprese, il campionato di serie A è pronto a vedere la luce: il 13 o al massimo il 20 giugno. Il Ministro guarda però avanti. In periodo di “ristrettezze”, rilancia un suo vecchio pallino, quello relativo alla trasmissione in chiaro delle partite. In principio fu Juve-Inter , quando Spadafora provò a convincere i club a trasmettere la partita di Torino evitando assembramenti nei bar e circoli sportivi. Adesso rilancia. “In molti mi hanno chiesto di fare come in Germania, dove c’è diretta-gol in chiaro. Dovremmo pensarci anche in Italia, questo eviterebbe assembramenti ad esempio al bar, considerando che gli stadi sono a porte chiuse. Io sono disponibile”. Facile a dirsi, decisamente meno a realizzarla, visto che per la trasmissione in chiaro c’è bisogno di cambiare la legge Melandri del 2008. “Gli operatori della comunicazione sono tenuti ad esercitare i diritti audiovisivi loro assegnati sulla piattaforma per la quale sono in possesso del relativo titolo abilitativo e non possono subconcedere in licenza a terzi, in tutto o in parte, tali diritti”. Letto e quindi certificato che senza modifica, i contratti con Sky Dazn e Img restano vincolanti e non permetterebbero la ritrasmissione in chiaro. In testa Spadafora ha però l’idea di modello Germania che ha trasmesso in chiaro la Diretta Gol della Bundes, per le prime due partite, giusto per riavvicinare la gente al calcio, prima di dare nuovamente spazio alle tv satellitari. E adesso Spadafora vorrebbe proporre anche in Italia la visione in chiaro di qui alla fine di questa stagione. Ma la proposta non piace e ha scatenato nuove polemiche tra lo stesso Ministro e Dal Pino (Lega A) e che rischia di compromettere anche i rapporti con le Tv aventi diritto (Ovvero Sky, Dazn e Img). E’ già forte il braccio di ferro sui mancati pagamenti dell’ultima tranche dei diritti televisivi di questa annata, legata anche a un eventuale sconto sulla prossima stagione, la seconda è per il bando del triennio 2021-24 per cui le trattative con gli operatori tv sono già iniziate e sono incredibilmente al ribasso. L’altro problema è il canale di trasmissione e anche qui i problemi non sono affatto pochi. Ma all’origine, c’è la madre di tutti i problemi, ovvero la Legge Melandri che rischia di far crollare l’intero castello ipotizzato da Spadafora. Al Ministro, la possibilità di cambiare le carte in tavola. Cominciando con la modifica alla legge Melandri. Signori, il calcio è bello che ripartito. Esi vede anche da questi particolari.

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