Avanti verso la riapertura del campionato. Giovedì l’incontro con il minisyro Spadafora per chiudere il cerchio. Intanto feercalcio e lega di serie A, si sono portate avanti con il lavoro inviando al Governo con largo anticipo il nuovo protocollo sanitario che dovrà essere valutato dal Cts, prima del via ufficiale alle ripresa. Sessanta pagine per spiegare nel dettaglio come, quando e perché riprendere il campionato. Il protocollo è stato inviato al Ministero dello Sport e l’idea è sempre quella di ripartire il 13 giugno e provare a chiudere entro il 2 agosto. Ma servirà una deroga altrimenti partenza posticipata di una settimana al 20 giugno. E’ il tema che vivrà il culmine il 28 maggio, quando ci sarà l’inconyro decisivo tra il ministro Spadafora e i vertici del calcio italiano. Ora sarà tutto in mano al Cts che dovrà studiare le linee guida scritte dalla Figc, proporre eventuali modifiche e poi dare l’ok alla ripresa. Grande attenzione sarà posta sulle procedure da adottare se dovesse emergere un nuovo caso di positività al Covid-19, ma intanto, in attesa della pronuncia dei tecnici e degli scienziati del governo, un altro passo verso la ripresa della Serie A è stato fatto. Questo, come detto, è solo il primo passo. Martedì 26 ci sarà un consiglio di Lega che detterà le linee guida per il nuovo calendario tra recuperi, giornate da giocare e coppa Italia. Poi il 28 conosceremo ufficialmente la data della ripresa. Si è intanto appreso che non ci saranno partite pomeridiane. Niente orario delle 16,30 che non piace ai calciatori che si sono opposti tramite l’Aic. Quindi, porari stabiliti alle 18.30 e alle 21. La speranza del calcio è ripartire il 13 giugno ion concomitanza con la Spagna che aprirà i battenti il giorno prima, o nella peggiore delle ipotesi, ripartenza il 20. La volontà è portare a termine la stagione, ma è pronto un piano B, che porta ai playoff che federcalcio e Lega vorrebbe evitare, ma che rimane solo una ipotesi, l’ultima possibile per portare a termine la stagione.
