
Il grido d’allarme di chi vive di portualità come Pasqualino Monti, presidente dell’Adsp di Palermo. “Non c’è più tempo: dall’Italia che è stata meta preferita di questo mercato devono arrivare non rassicurazioni, ma indicazioni precise e soluzioni per affrontare la crisi e delineare un mercato che sia apprezzato dai grandi operatori internazionali e che consenta di ricostruire cosa si è perso in questi mesi nel tempo più breve possibile”, ha spiegato il numero uno dell’Adsp siciliana in un’intervista al Secolo XIX.
Il presidente Pasqualino Monti
“Il trasporto passeggeri – dice Monti – non significa solo migliaia di posti di lavoro diretti, ma significa attività cantieristica, turismo, agenzie di viaggi, manutenzione, riparazioni, bus turistici, ristorazione, una miriade di piccole e medie imprese legate a questo settore. Possibile che non si comprenda sino in fondo cosa significano decine di milioni di passeggeri che visitano il nostro Paese arrivando dal mare e che si spostano utilizzando le autostrade del mare? Stiamo utilizzando miliardi di euro di denaro pubblico per salvare Alitalia. Voglio sperare che il parlamento, in questi giorni, rifletta sullo scempio che rischia il comparto marittimo. Se qualcuno vuole bruciare il 4% del Pil italiano, almeno se ne assuma la responsabilità”.