Liga. La Federcalcio e i calciatori pronti a finire il campionato

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dal nostro corrispondente

Daniele Orieti

MADRID La Federcalcio Spagnola è in contatto costante con i rappresentanti delle Leghe e i giocatori di tutte le categorie per accertarsi del loro stato di salute e per capire le loro intenzioni e le loro idee in merito all’annoso problema della chiusura del campionato. Dalla maggior parte dei colloqui è emersa la voglia di chiudere la stagione disputando tutte le gare restanti. Una volontà ferrea, da mantenere anche a costo di giocare a porte chiuse. Annullare, prendere in considerazione solo il girone d’andata o tutte le giornate disputate fino a questo momento sono scenari che non stanno riscontrando particolare entusiasmo, mentre l’idea dei playoff non è da scartare totalmente.

Bartolomeu: “Stare a casa è un obbligo”

Intanto Josep Maria Bartomeu, presidente del Barcellona, ha pubblicato una lettera aperta per esprimere la posizione istituzionale del club nello stato di crisi legato all’emergenza coronavirus. Il numero uno blaugrana ammette il problema del calendario ed esorta i tesserati: “Stare a casa non è un’opzione, è un obbligo. “Voglio rivolgermi a tutta la famiglia Barça per inviare, a nome del club, un messaggio di serenità, fiducia e, soprattutto, responsabilità di fronte alla situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo. È evidente che questa emergenza vada decisamente oltre il nostro campo di azione. Tuttavia, consapevoli che saremo in grado di superare questa crisi solo con tutti gli sforzi, individuali e collettivi, fin dal primo momento ci siamo resi disponibili alle autorità sanitarie per rispettare e far rispettare tutte le indicazioni, raccomandazioni e ordini che ci hanno inviato, per combattere il contagio da questo virus. Pertanto, allo scopo di garantire la salute dei nostri membri, sostenitori, atleti e club e di tutte le loro famiglie, abbiamo seguito subito tutte le misure e abbiamo attivato tutti i protocolli necessari. Si tratta di proteggere e preservare la salute delle persone”.