Maran paga la mancanza di risultati. Ora spazio a Zenga, sperando nel cambio di marcia

Mauro Ricciardi *

Questa volta paga pantalone, anzi no. Questa volta paga Rolando Maran da Trento, allenatore e gentiluomo, sollevato dall’incarico dopo un anno e mezzo in rossoblù. Dopo una prima parte di campionato esaltante nel gioco e nei risultati con i tifosi che cominciavano a sognare in grande, improvvisamente la squadra si è smarrita, precipitando in una sorta di buco nero dando la sensazione di non poterne uscire. Maran comunque lascia la squadra in una posizione di tutto rispetto con 8 punti in più della scorsa stagione, ma i 4 punti nelle ultime 11 gare, la vittoria che manca da 14 turni  e soprattutto  una fase difensiva imbarazzante che il tecnico non è riuscito a migliorare e lo spogliatoio che sembra aver perso l’autostima ,ne hanno decretato l’addio, anche se nel mercato di gennaio l’acquisto di un difensore, vista la difficoltà del reparto e la prolungata assenza di Ceppitelli, avrebbe potuto forse migliorare le cose. Ma ormai è tardi, e dopo un giro di consultazioni, la scelta del nuovo tecnico è caduta su Walter Zenga, un allenatore che nelle ultime stagioni ha collezionato solo esoneri. Ma se Zenga è stata la scelta giusta, lo dirà solo il campo. E’ quello che ci auguriamo tutti. Calendario del campionato in totale caos causa coronavirus tra polemiche e ripicche, porte chiuse e porte aperte. Il Cagliari tornerà in campo a Ferrara contro la Spal il prossimo 14 marzo, e sarà la prima del nuovo tecnico  che potrà approfittarne per conoscere meglio i suoi nuovi giocatori. Un pensiero va a Rolando Maran per quanto fatto nella sua permanenza sulla panchina sarda. Avrà sicuramente preso con molta amarezza la decisione della società di rimuoverlo dall’incarico, ma da persona seria ed intelligente, sa anche che la priorità di un allenatore sono i risultati ed i numeri in  questo caso sono impietosi nei confronti dei rossoblù. Grazie lo stesso Rolando Maran allenatore e gentiluomo.

* tifoso Cagliari