Serve solo fare quadrato: c’è l’Inter ed è proibito sbagliare

Elso De Fazi *

Quando vinci e non convinci nel campionato italiano contro la Spal, una squadra ultima in classifica con il peggior attacco e tra le peggiori difese, è normale poi fare queste prestazioni in una competizione come la Champions. Inutile recriminare su due rigori non assegnati: l’analisi deve essere diversa, più autocritica, più approfondita, più in stile Juve. I progressi ancora non si vedono, la continuità latita e le prestazioni sono sempre peggiori. A peggiorare le cose ci si mettono poi pure i mugugni interni, con Bonucci incapace a comportarsi da capitano e Pjanic con il muso su ogni calcio di punizione. Sarri sembra non essere più in grado di fare da collante motivazionale a questo gruppo (se mai lo avesse fatto in precedenza) e il rapporto con la squadra mostra freddezza reciproca. Sicuramente il “suo gioco” non è recepito dai giocatori ma anche lui dimostra di non saper fare un passo indietro adattandosi alle caratteristiche dei ragazzi e alla situazione del momento. Ancora insiste sul 4-3-3 quando è palese che i problemi sono a centrocampo. I tre non reggono i ritmi e soccombono contro squadre predisposte alla difesa. È evidente che non riescono a fare filtro tra la difesa e l’attacco. La rete subita rasenta l’incredibile. È inutile evidenziare che De Ligt era fuori per farsi medicare quando Bentancur si fa saltare di netto come un bambino e Pjanic tentenna nell’accorciare e chiudere sul traversone. Questa squadra deve cambiare ed ha bisogno di farlo con Sarri che, se vuole tirare fuori il massimo da questo gruppo, deve umilmente saper cambiare in corsa nel modulo applicato e negli atteggiamenti con la squadra, lasciandola più libera di esprimere il proprio estro troppo soffocato dal suo gioco schematico. Sarà ora importante fare quadrato perché domenica c’è l’Inter di Conte e non si può sbagliare di nuovo.

* Presidente Futsal Academy, tifoso Juventus