Champions, domani Juve-Lokomotiv. Sarri: “Più forti di quanto ci aspettavamo”

Augusto Riccardi

TORINO C’è la Lokomotiv Mosca sulla strada della Juventus. Un solo punto separa le due formazioni in classie e, giustamemte, Maurizio Sarri non si fida. “Stanno facendo benissimo in campionato, sono in una buona condizione anche in Champions, sono più forti di quanto ci aspettavamo. Non hanno grande nome ma sono una buona squadra. A Leverkusen hanno fatto un buon lavoro, quando rubavano palla erano continuamente fastidiosi, pericolosi, hanno grande densità difensiva e abilità nel ribaltare le azioni”.

Ma la Juve è decisamente di un altro pianeta. “Nella parte iniziale del campionato abbiamo creato un volume minore di occasioni rispetto al gioco espresso. Ora percentualmente concretizziamo poco, nelle ultime partite però la situazione è meno preoccupante. Verranno le partite dove segneremo in base alle occasioni, c’è solo da mettere nelle giuste percentuali le occasioni. Poi c’è il fattore Cristiano Ronaldo. Allenarlo è motivo d’orgoglio. Al di là delle qualità, è un giocatore che ha una mentalità straordinaria. Ha la capacità di porre obiettivi a tutti, di porseli individualmente. E’ in continua evoluzione, al 700esimo gol pensava al numero 800. Si dà obiettivi e motivazioni in modo sensazionale, è contagioso, straordinario sotto tutti i punti di vista. L’aspetto mentale mi fa capire che la differenza è lì, mentalmente ha qualcosa più di tutti”.

Da scegliere chi sarà la spalla di Ronaldo tra Dybala e Higuain. “Preferirei prima dirlo a Dybala e Higuain, sono in perfette condizioni psicofisiche entrambi. Scegliendo anche tramite sorteggio le possibilità di sbagliare sono limitate”.

Sulla formazione ancora dei dubbi. “Ramsey non penso ci sia. Non ha problemi dal punto di vista muscolare, le analisi strumentali sono negative, però sotto sforzo in allenamento ha sintomi di affaticamento all’adduttore e sta lavorando sulla forza del muscolo. Danilo è con noi da qualche giorno, ho dubbi che abbia i 90 nelle gambe ma sta bene, è completamente recuperato dal punto di vista clinico e agonistico. Rabiot? Giocare con continuità aiuta tutti, nelle grandi squadre non è mai facile. E’ stato un mese senza giocare, è tornato dentro ed è migliorato. Vuol dire che si migliora anche in allenamento, Rabiot ha avuto la sfortuna-fortuna di non andare in Nazionale, lavorando con tecnici e preparatori, con lavoro specifico, non solo fisico ma anche tattica di ruolo che penso lo abbia aiutato. E’ in grande crescita, lo stavamo solo aspettando”.

Cristiano Ronaldo: “Mi entusiasma il gioco di Sarri”

In conferenza il fuoriclasse portoghese che si prende la scena  e per la ventata d’aria fresca portata dal nuovo tecnico ci sono solo belle parole. “Giochiamo un calcio diverso, più d’attacco, e piano piano siamo più a nostro agio – racconta Cr7 – Mi piace il modo in cui Sarri vuole che la squadra giochi: creiamo più occasioni, abbiamo più possesso palla, abbiamo più fiducia in noi stessi. Finora siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Siamo anche felici anche del fatto che miglioriamo di settimana in settimana”. Anche perchè, assicura CR7, ai record e ai premi individuali come il Pallone d’Oro, preferisce “vincere per la Juventus. Ogni anno è una sfida, per me e per la Juve. Vogliamo vincere lo scudetto, la Coppa italia e la Champions. La Juve è un grande club e deve pensare in grande. Sappiamo che sarà molto difficile ma penso che, passo dopo passo, tutto è possibile. I premi individuali non contano, contano quelli a livello di collettivo, se si vincono quelli, arrivano anche gli altri”. E sulla possibilità di rimanere alla Juve fino alla fine del suo contratto, nel 2022, il 34enne attaccante mette in chiaro: “L’età è solo un numero, avere 33, 34, 35 o 36 anni non significa necessariamente essere alla fine della carriera. E lo posso dimostrare nel modo in cui gioco, in cui mi sento in forma, questo fa la differenza”.