La Roma esce dal Mapei Stadium tra tanti rimpianti. Claudio Ranieri, nel post partita, ha analizzato il match: “Oltre ad una maggiore freddezza, serviva anche un pizzico di fortuna. In altre partite abbiamo creato meno di oggi e siamo riusciti a segnare. è un peccato, ma pazienza. Ho solo il rimpianto dei tre punti. La complessa situazione? Non so come se ne esce. Domenica mi piacerebbe che ci fosse una festa per Daniele. E’ entrato nella Roma a 11 anni e merita di sentire l’amore dei suoi tifosi. Non faccio un appello, dico solo che bisogna stargli vicino. E’ normale che Daniele sia dispiaciuto, ma non sta a me dirlo. Non voglio entrare più nelle decisioni societarie, io capisco che vogliono fare le cose in un certo modo e non si può dire come farle. Ci sono però calciatori che vanno considerati diversamente da altri, doveva essere gestito in un altro modo. Non ho mai pensato di farlo entrare, lo voglio pronto per domenica. Invito i tifosi a fare festa a De Rossi. Ho preparato la partita come al solito, ho incoraggiato i ragazzi portandoli ad autostima positiva. La Roma riparte con ottimi giocatori per la prossima stagione. I romani sentono di più la partita, mi ricordo quando ho dovuto sostituire Totti e De Rossi in un derby perché lo sentivano troppo. I romanisti sono viscerali, amano la Roma oltre ogni limite. Se giochi a Roma da romanista hai quel qualcosa in più. Roma seconda solo al Napoli per livello tecnico? E’ difficile rispondere. Lo scorso anno la Roma ha fatto un gran campionato. E’ partita la spina dorsale della squadra che stava aprendo un ciclo, di punto in bianco sono stati venduti e sono arrivati dei ragazzi validi, ma che devono fare un loro percorso. Eusebio ha fatto un gran lavoro. Io ho trovato giù la squadra mentalmente, non tecnicamente. Per questo il mio compito è stato quello di ridare autostima”. Ha poi affrontato il tema dei cambi: “Ho pensato a mettere più tecnica possibile in campo, più che corsa. Con la Juventus i cambi avevano fatto la differenza”.