Francesco Raiola
Un anno fa migliaia di tifosi accompagnavano il Napoli da Fuorigrotta a Capodichino in una bolgia di colori e cori per trascinare gli uomini di Sarri in quella che fu la conquista di Torino, con il gol di Koulibaly al 90′. Successo che non bastò al Napoli per il terzo scudetto, frenato prima dalla rimonta juventina a San Siro e poi dalla debacle di Firenze. Un anno dopo a Napoli sono cambiati i protagonisti ma non la classifica con i partenopei confermati al secondo posto, ma l’atmosfera intorno alla squadra è cambiata. Ancelotti non è riuscito ad entrare nel cuore dei tifosi, come Sarri, ma soprattutto si è creata una forte spaccatura tra la tifoseria e la società. I tifosi vorrebbero quello slancio da parte del Presidente, per consentire quell’ultimo step che consentirebbe agli azzurri di avvicinarsi allo strapotere juventino, ma i tifosi ragionano con il cuore, De Laurentiis con il portafoglio e cosi domani saranno poco più di ventimila al San Paolo in questa Pasquetta anomala dove gli azzurri ospitano l’Atalanta di Gasperini in piena lotta Champions contro Milan, Roma, Lazio e Torino. Ambiente partenopeo ancora deluso dall’eliminazione di giovedì scorso, scosso anche dalla forte contestazione delle curve a De Laurentiis e dallo screzio Insigne-Ancelotti, alimentato anche dalle dichiarazioni forti del padre di Insigne ( smentite, ma riportate da diversi organi di stampa) che ha attaccato violentemente il tecnico partenopeo. Partita che però non deve passare in secondo piano per il Napoli che può non solo matematicamente conquistare la Champions League per la quarta volta di fila, ma consolidare il secondo posto sull’Inter, fermata ieri sul pareggio in casa contro la Roma. Match importante anche per l’Atalanta, che può in caso di vittoria al San Paolo agganciare il Milan al quarto posto, scavalcando la Roma e mettendo a debita distanza Lazio e Torino.
