Fiorentina e Bologna non pungono: reti inviolate al Franchi

Fiorentina e Bologna non graffiano e non incidono. Al Franchi finisce a reti inviolate il match tra la Viola ed i felsinei, un punto che serve molto più ai rossoblù in ottica salvezza. Si vede e si accende a sprazzi il calcio chiesto da Vincenzo Montella. La velocità nelle letture ed il dinamismo nelle trame di gioco sono aspetti che riescono in parte ai padroni di casa. Gli uomini di Mihaijlovic, pur non essendo propriamente propositivi in zona d’attacco, applicano una disposizione ferrea e solida che neutralizza gli spunti toscani. Montella, oltre ad infondere le sue idee ed i suoi concetti, dovrà cercare di risolvere la poca incisività dei suoi.

I ragazzi della Primavera della Fiorentina, in un Franchi semi deserto – soprattutto nella Fiesole e nella Ferrovia – per via della contestazione, festeggiano la vittoria della Coppa Italia.

Le scelte Montella, come anticipato alla vigilia, passa alla difesa a 3: Milenkovic, Pezzella e Ceccherini si dispongono a protezione di Lafont. A centrocampo Dabo ha compiti di copertura per consentire a Chiesa di esprimersi al meglio sulla fascia. In attacco il tandem Muriel-Simeone. Mihajlovic risponde 4-2-3-1 scegliendo il suo attacco mobile: alle spalle di Palacio il trio composto da Orsolini, Soriano e Sansone.

Emozioni scarne La Fiorentina prova ad applicare immediatamente le richieste tattiche di Montella, riuscendo a velocizzare la manovra e le giocate. La fase difensiva, a parte qualche spiraglio in fase di posizionamento, copre bene sui movimenti degli esterni offensivi del Bologna. Muriel e Simeone cercano il guizzo per spaccare la difesa avversaria, i felsinei rispondono in modo organizzato. Pur non rivelandosi efficaci, sono i toscani a trovare le conclusioni. Complice un’uscita non propriamente reattiva di Skorupski in occasione di un corner, la Viola ci prova prima con Dabo e poi con Chiesa, non è abbastanza. Sull’altro versante i rossoblù propongono una buona intensità, ma sono troppo prevedibili in fase offensiva e non impensieriscono i padroni di casa. La Viola, nel finale dei primi 45′, offre a sprazzi buone accelerazioni senza però ruggire. Più dinamica la Fiorentina nel corso della prima frazione, match però privo di emozioni significative per usare un eufemismo.

Rigidità Bologna Nella ripresa la Fiorentina entra in campo con un atteggiamento più aggressivo: Muriel e Chiesa effettuano esecuzioni, il Bologna si salva grazie anche all’intervento di Skorupski, reattivo sul 25 viola. Arriva il turno di Mirallas per uno spento Simeone: il belga scala esterno, mentre Chiesa avanza la sua posizione. Lampo di Muriel che sfrutta il lancio di Ceccherini, la punta non è fredda. I padroni di casa girano il pallone e, nonostante la forte pioggia, riescono ad imprimere rapidità alle varie trame. Il problema principale rimane quello di sfondare la rigida e fisica difesa bolognese. Muriel prima, Palacio poi, vengono ammoniti nel giro di pochi minuti per simulazione in area di rigore. L’azione più importante è prodotta da Muriel: cross da posizione defilata per Chiesa, l’esterno non arriva per un soffio ed il pallone va a stamparsi sul palo. Brividi per il Bologna. Nel finale, gli ospiti hanno una ghiotta opportunità. Veretout sbaglia ed i rossoblù fanno scattare il contropiede, Orsolini prova dalla distanza, Lafont a tornare in porta e a rispondere presente, dopo l’uscita spregiudicata.

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