Stefano Sale *
Sfortunati. Per non dire altro. Uno svarione di tiro che diventa un passaggio sbilenco ma perfetto per l’attaccante portoghese che poi non sbaglia. E’ il gol del 2-1 che sancisce un risultato che sta decisamente stretto alla Roma, per quello che si è visto in campo. E che fa felice il Porto che si è visto recapitare un risultato più che decente in vista del ritorno in Portogallo. La Roma era partita benino, magari un po contratta nel primo tempo, ma poi l’occasione di Dzeko finita sul palo ha scaldato gli animi. Il Porto è sembrata una squadra di gran palleggiatori, tutti si fanno trovare al posto giusto, giocano su ritmi giusti, a scandire un gioco quasi memorizzato. La Roma ha faticato ha rompere questi schemi, ma si è difesa bene anticipando sempre gli avversari, grazie ad un grande Manolas, riuscendo poi ha trafiggere i portoghesi con delle belle ripartenze, guidate da un gran Cristante in mezzo, rifinite da un ispirato Dzeko, poi finalizzate da uno stratosferico Zaniolo. Doppietta per lui. Ottimo Kolarov sulla fascia e Pellegrini a sostenere le punte. La Roma ci ha provato in tutte le maniere ma non è riuscita a portare a casa un risultato più rotondo. Da un possibile 3-0 al gol di Lopez che ha infastidito non poco l’ambiente romanista. Ma questo è il calcio. In attesa del match di ritorno, rimane la favola Zaniolo, ormai stella corteggiata da parecchie squadre. Inutile nascondersi, questo ragazzo è di altro livello, un incrocio tra Totti ed Iniesta, forte sulle gambe, potenza ed estro. Testa sulle spalle ed umiltà. Ha tutto per diventare un grandissimo. Compito della Roma fare l’investitura e costruire la squadra intorno a lui, presente e futuro. Dategli la numero 10 di Totti. E subito il nuovo contratto. Unica maniera per non perderlo. Francesco sarà d’accordo, vedrete. E lo direbbe pure lui, vendete chiunque ma non Zaniolo.
* Roma Club Dublino, tifoso Roma