Domani Juve-Inter. Spalletti: “Ci credo ma dobbiamo esprimerci al loro livello”

Ci siamo. Domani sera l’Inter si presenterà all’Allianz Stadium con l’obiettivo di giocare una gara coraggiosa senza mettere da parte le proprie potenzialità. Cinque giorni decisivi per i nerazzurri che martedì affronteranno il PSV in Champions League. Per questo motivo Luciano Spalletti ha suonato la carica. “Ci presentiamo a questa sfida con certezze. Siamo un’ottima squadra sia a livello di giocatori che di interpretazione. Dobbiamo pensare che i nostri avversari non siano cosi bravi a bloccare il nostro percorso. Si gioca solo per il secondo posto? Non finisce quando si perde una partita o un’occasione. E’ finita quando non si ha più la convinzione o la forza di credere in qualcosa. Loro dominano la partita, hanno leader in ogni reparto e sanno sfruttare gli episodi. Non sono solo Cristiano Ronaldo. C’è anche un calciatore come Giorgio Chiellini, difensivamente forte e capace con il suo carisma di alzare il livello. Non dimentichiamoci Pjanic fondamentale nell’accendere il motore della squadra. Le differenze tra noi e loro? Ogni anno prendono dei giocatori capaci di fare ancora di più la differenza. Ad esempio quando allenavo la Roma presero Pjanic uno dei migliori nella costruzione. Higuain dal Napoli. Cancelo in questa stagione. Da aggiungere Cristiano Ronaldo, oltre la forza del calciatore a livello di personalità è una differenza incolmabile. Sono dettagli decisivi. Noi dobbiamo essere bravi a continuare il nostro percorso. Quanto ci giochiamo tra domani e martedì? Non sono momenti da mettere insieme. L’Inter si gioca tanto durante tutta la stagione. E’ la somma dei passi che imprime la collocazione”. Ha poi continuato. “Nainggolan e Dalbert rimangono fuori. Sono migliorati ma hanno ancora bisogno di altro tempo. Non mi fa effetto che gli altri tifino per noi. Noi ci portiamo sotto la maglietta il sentimento dei nostri tifosi”. Ha poi concluso. “Questi sono banchi di prova che dimostrano se possiamo giocarcela contro chiunque. Dobbiamo essere bravi a pressare per novanta minuti, togliere ogni spazio per ragionare ed essere corti. Bisogna essere del loro livello nel confronto”.

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