Stefano Sale *
Di questi tempi la Roma è più squadra europea che italiana. Decisamente più concentrata e determinata. In qualche modo mantiene un approccio diverso, quasi sentisse la Champions League come l’unica vetrina dove poter mettersi in mostra. La Serie A è dominata da una squadra ed il quarto posto può bastare? Davvero la Champions è competizione più abbordabile? Magari, ma i miracoli non sempre succedono, per questo sono chiamati miracoli. In una fredda Mosca, ci ha pensato il solito Kostas Manolas a scaldare subito gli animi, con un colpo di testa che ricorda l’epica partita col Barcellona. Poi abbbiamo visto una Roma comandare il gioco, concedendo si qualcosa, ma mai in serio pericolo. Il pareggio del CSKA all’inizio della ripresa è stata una mazzata inaspettata, un duro colpo che poteva avere i soliti scompensi psicologici. Nel complesso la Roma riparte, ma la scossa arriva solo quando il CSKA rimane in 10 uomini, con Pellegrini che subito dopo ci riporta in avanti. Meritatamente. Ma poi le cose non vanno benissimo. Ancora una volta, non siamo cinici abbastanza, invece di affondare il colpo del k.o. ci dedichiamo al festival dei gol mangiati, per il desiderio eccessivo di segnare, specialmente da parte di alcuni dei nostri giovani, come Kluivert e Zaniolo. Per non parlare di Dzeko. Troppo egoismo che poteva costarci caro. Fortunatamente è andata bene. Nel complesso, la Roma ha vinto in modo convincente, ora in una posizione ideale per passare il turno con il Real Madrid. Dovrebbe succedere un disastro incredibile per non passare. La Roma deve adesso mostrare lo stesso approccio e la stessa determinazione contro la Sampdoria. Abbiamo sempre bisogno di una Roma cosi, versione Europea, magari adesso applicato al campionato. Per tornare subito in sella.
* Roma Club Dublino, tifoso Roma