Francesco Raiola
È la vigilia della finale di Supercoppa Italiana tra Napoli e Bologna, gara che ha acceso gli animi in casa azzurra, con Antonio Conte che ha presentato la sfida ai giornalisti con la determinazione tipica del suo stile. Dopo aver superato il Milan 2-0 nella semifinale di Riyadh grazie alle reti di David Neres e Rasmus Hojlund, il Napoli si prepara ad affrontare un Bologna «in grande forma e con tanta voglia di alzare un trofeo» come ha sottolineato il tecnico partenopeo. Il focus del mister è chiaro: non solo tattica, ma anche atteggiamento. Conte ha ricordato che «bello arrivare in finale, ma poi ci si ricorda di chi la vince», ribadendo che negli appuntamenti così importanti contano fame e cattiveria agonistica oltre alla qualità tecnica. Parole che risuonano come una sfida ai suoi uomini, chiamati a confermare la crescita mostrata nelle ultime uscite e a non sottovalutare il valore di una squadra come il Bologna, capace di staccare il pass per la finale ai rigori contro l’Inter.
Per Conte questa partita è anche l’occasione di mettere un altro trofeo nella bacheca di un Napoli che dopo lo scudetto vuole consolidare il proprio “status” tra le squadre di vertice in Italia. L’allenatore ha lavorato con il gruppo per mantenere concentrazione e lucidità, consapevole delle difficoltà di una stagione lunga e impegnativa che richiede gestione delle energie e capacità di rispondere alle pressioni. Le sue dichiarazioni in conferenza sono state un chiaro invito ai giocatori a non accontentarsi dell’obiettivo raggiunto, ma a spingere fino alla fine per vincere.
A livello tattico, il Napoli dovrebbe scendere in campo con un 3-4-2-1 che ha dato buoni frutti nelle ultime uscite: Milinkovic-Savic tra i pali, reparto difensivo con Di Lorenzo, Rrahmani e Juan Jesus, a centrocampo la qualità di Lobotka e McTominay con Spinazzola e Politano sulle fasce, mentre davanti Hojlund agirà da riferimento centrale supportato da Neres ed Elmas. Le alternative e gli ultimi dettagli verranno definiti solo dopo la rifinitura di domani mattina, ma l’idea di Conte è chiara: equilibrio, aggressività e idee offensive. La finale è in programma domani, lunedì 22 dicembre alle ore 20, con Colombo designato a dirigere l’incontro.






