VERSO IL NAPOLI

Roma, un sogno nel cassetto chiamato Champions

Nella foto: Gian Piero Gasperini (Foto Gino Mancini)

Enrico Rossi

Una città diversa da tutte le altre, umorale oltre ogni limite, capace di passare in un battito di ciglia dall’euforia all’abbattimento. E’ Roma, i suoi colori, la sua passione, i suoi sogni. Giallorossi in testa alla classifica, probabilmente non per caso. Lo diciamo prima per evitare fraintendimenti, indipendentemente da quello che sarà il risultato del prossimo scontro, quello dell’Olimpico contro il Napoli, ovvero i Campioni d’Italia. La Roma merita di stare lassù, nonostante tre battute a vuoto, dell’incomprensibile sconfitta contro il Torino, a quelle con le due milanesi, dove francamente i giallorossi avrebbero meritato di più. Contro l’Inter, la Roma è stata punita da un errore dopo una manciata di minuti che ha condizionato la sfida, senza che i nerazzurri dilagassero sul piano del gioco e delle occasioni, tanto che alla fine, il pari, poteva starci tranquillamente. Ancor di più a San Siro contro il Milan, dopo una mezz’ora di grandissimo calcio, occasioni a getto continuo, prima di un contropiede maligno che ha finito con il decidere la partita. E quel rigore parato da Maignan che pesa come un macigno, che avrebbe regalato un pari strameritato. 

La Roma è prima per merito. Quello di un allenatore vero, che ha creduto nel progetto, pur non essendo questa la sua squadra. Che però ha rivitalizzato con il suo credo. Il resto, altra faccia importante della stessa medaglia, l’hanno fatta i calciatori che lo hanno seguito. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Liberi di sognare, perché i sogni non si negano a nessuno, tanto meno a questa tifoseria, la migliore d’Italia, che non perde occasione per riempire il suo Olimpico e farlo diventare la colonna sonora di una stagione appena cominciata che Roma e la Roma vorrebbero dipingere a tinte rosa. Sì, si può sognare, ma tenendo i piedi per terra. Il primato romanista non è casuale, è il frutto di un lavoro settimanale dentro le mura di Trigoria, probabilmente mai fatto. Ma la Roma ha tanto da invidiare alle altre pretendenti ad un posto al sole, tra rosa e possibilità economiche, ma anche le altre hanno tanto da invidiare alla Roma. Soprattutto l’identità data da Gasperini che non chiude la porta dei sogni, perché ogni tanto è bello farlo, rimanendo però con i piedi per terra, proprio perché passare dall’estasi alla depressione potrebbe risultare nocivo. 

Ma la Roma c’è, sta crescendo giorno dopo giorno, sta acquisendo la giusta mentalità e può solo continuare a fare bene. Il sogno c’è e nessuno vuole attaccarlo, ma l’obiettivo è e rimane rientrare in Champions dalla porta principale. Si può fare. All’Olimpico arriva il Napoli di Conte, grande squadra che allo scudetto/bis ci punta senza mezzi termini, forti di un mercato che ha irrobustito una rosa altamente competitiva. E la Roma? E’ lì, e nel ballo delle debuttanti, è bella come non mai. Sa di potersela giocare. Ne ha tutte le possibilità, come fatto contro Inter e Milan. Confidando che stavolta il finale sia totalmente diverso. Sono sfide che ti fanno crescere, che ti forgiano. Al di là del Rubicone c’è un futuro meravigliosamente bello che la Roma vuole scoprire. Con la forza dei nervi distesi, con la consapevolezza di che sa che sta facendo cose importanti, restando con i piedi per terra. Ma senza paura di volare.