EUROPA LEAGUE

Il Bologna in dieci sfiora il colpo grosso

Solo 0-0 contro il Brann: rossoblù penalizzati dal rosso a Lykogiannis

Nella foto: Vincenzo Italiano (foto Gino Mancini)

Robert Vignola

Italiano torna in panchina dalla lunga convalescenza forse per lo 0-0 più bello. Per oltre un’ora in dieci, il Bologna si assesta e cerca comunque di vincerla, andandoci vicino in un convulso finale. Alla fine i norvegesi del Brann restano avanti nella pancia della classifica. 

La partita parte ariosa, con difese alte che alzano anche il pressing. La prima svolta al match la dà però un contrasto sulla tre quarti: Lykogiannis e Kornvig cadono e l’arbitro giudica da rosso l’intervento del laterale greco. Rossoblù per più di un’ora in dieci e Miranda ristabilisce la linea difensiva a spese di Fabbian. Inutile dire che il Bologna è costretto ad abbassare sensibilmente il proprio baricentro e Skorupski deve attivarsi, dopo quasi mezz’ora passata soltanto a smistar palloni. Un tentativo di Kornvig e uno di Bernardeschi sono gli unici blandi sussulti prima dell’intervallo, al quale il Dall’Ara accompagna l’arbitro con bordate di fischi pure per un presunto rigore su Miranda. 

Anche dopo la sosta non si nota troppa l’inferiorità e sugli sviluppi di un corner il primo tiro in porta è un flaccido colpo di testa di Castro. Alexandersson non è contento e cambia le carte (mette anche il suo Castro, cileno), ma il Bologna continua a crescere e un lungolinea di Cambiaghi sfiora il bersaglio grosso. I norvegesi di Bergen hanno le loro occasioni, però Italiano prova il quarto d’ora finale con forze nuove in attacco: ecco Odgaard, Orsolini e Dallinga a cercare di dar vigore agli assalti. Ne viene una doppia occasione con Ferguson e Odgaard che sbattono contro portiere e difensori disperati. Sul conseguente corner un prodigioso Lyngeland nega il gol a Lucumì. Il forcing finale dei rossoblù ha del commovente, ma alla fine devono accontentarsi di un punto che lascia aperta almeno la finestra dei play off.