AL METROPOLITANO

La Capitale si ferma: c’è il Derby di Madrid

Alonso sfida Simeone nella sfida che può cambiare la stagione

Nella foto: Diego Simeone e Xabi Alonso

Massimo Ciccognani

Non sarà mai una partita come tutte le altre quella tra Atletico e Real. Non c’è pronostico che tenga, perché sarà sempre l’equilibrio a farla da padrone nella stracittadina di Madrid. Il Real guarda tutti dall’alto con i suoi 18 punti, frutto di sei vittorie in altrettante uscite, contro i 9 dei Colchoneros che invece contano 2 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta. Due scuole a confronto, quella del Cholo Simeone che meglio di qualunque altro impersonifica i valori dell’Atletico, visto che è giunto da allenatore alla quattordicesima partita sulla panchina rojblanca. Ma sarà la sfida anche tra grandi attaccanti, con Mbappè che sfida Alvarez a caccia del gol che possa far pendere da una parte l’ago della bilancia. Non è un momento felice per il Cholo Simeone, mai una partenza così brutta nella sua storia all’Atletico, ed ecco che il derby diventa lo spartiacque verso il futuro. Perchè perderlo potrebbe costargli caro.

Qui Atletico Simeone è pronto a giocarselo, con le sue armi. “Non credo che gli allenatori siano decisivi, la cosa più preziosa sono i giocatori, e sono loro che fanno la differenza – ha spiegato il Cholo parlando della sfida con Xabi Alonso – All’inizio, non c’è differenza di punti. Man mano che la partita procede, la qualità delle squadre determina il risultato, ed è per questo che loro hanno più punti. Sarà una partita in parità a metà, con transizioni decisive. Immagino questo tipo di partita. Il Real è cresciuto grazie al gioco di squadra, attacca bene in posizione e l’allenatore ha lavorato duramente in difesa per coinvolgerlo nel pressing più in alto, ed è per questo che ha vinto ogni partita. Io vicino al precipizio? Abbiamo otto nuovi giocatori, rispetto ai sette della scorsa stagione. Siamo in questo processo e sulla buona strada per diventare una squadra migliore. Abbiamo fatto cose buone e altri devono ancora migliorare in questa prima parte del percorso. Spero che ci evolveremo, partita dopo partita, migliorando sempre di più.”

Sui due italiani, Raspadori e Ruggeri, non ha dubbi. “Mi aspetto molto di più da loro. Raspadori si allena con più regolarità, lo faremo rendere al meglio; ha il calcio, la capacità di segnare e una visione di squadra. Anche Matteo è così; è entrato bene l’altro giorno e deve dare di più. Noi abbiamo bisogno di più e chiederemo di più a loro per darci quello che sappiamo che possono darci”. Perchè il Cholo vuole vincerla per dare un calcio al passato e rimettersi in gioco.

Qui Real Chi non soffre è Xabi Alonso che parla del Derby come “una partita speciale con un’atmosfera ed emozione uniche. Si sente nell’aria già nei giorni che precedono la partita”. Sul confronto con Simeone, glissa, ricordando che “quello che ha fatto in questi quattordici anni all’Atletico è di fondamentale importanza. Io sono solo all’inizio. Mi piace procedere a piccoli passi, non mi pongo obiettivi a lungo termine. L’inizio è stato buono, ma la strada è ancora lunga”. E guai a parlargli di Real favorito: “Ogni partita è difficile da vincere. Ne abbiamo giocate solo sei e finora le abbiamo vinte tutte, ma alcune abbiamo faticato. Non dobbiamo essere troppo sicuri di noi stessi. Bisogna lavorare sodo e prepararsi bene ed essere costanti, senza rilassamenti, perchè sarà una partita molto impegnativa”. 

La vittoria contro il Rayo Vallecano ha riportato un piccolo sorriso in casa Atletico che però sa bene che quella di domani deve essere la partita della svolta. Simeone non può perderla, Alonso vuole vincere per continuare a volare alto, ingredienti essenziali e giusto per un Derby mai visto. Calcio d’inizio alle 16.15.