Guglielmo Guidi
Maurizio Sarri torna a giocare il derby e sa bene, essendoci già passato, cosa significa Lazio-Roma. “Le emozioni devono rimanere le stesse: è una partita particolare, estremamente sentita. Penso che queste siano tra le partite più sentite in Europa, uno dei derby più intensi e seguiti al mondo. I derby si giocano per vincere”.
A sfidarlo, ci sarà Gian Piero Gasperini. “Ci gioco contro da più di vent’anni, in tutto questo arco di tempo è cresciuto il rispetto come uomo e persona nei suoi confronti. Un grande allenatore, che rispetto profondamente, alla Roma darà tanto. Ma domani è il derby e saremo parecchio contro. Se la Roma è favorita, non mi importa, il derby è una partita fra due popoli e dal punto di vista sportivo si odiano e quindi io voglio solo che la mia squadra favorita o non favorita vada dentro e lotti per il proprio popolo – ha aggiunto -. Poi chi è favorito non mi interessa, l’obiettivo è quello che noi dobbiamo, lottare per il nostro popolo”.
L’emozione è forte e il Comandante non lo nega. “L’inconsapevolezza, appena entri in campo, prima del fischio d’inizio, diventa consapevolezza, e quella è un’altra storia. E quindi, io non lo so, mi sembrano sei derby giocati, uno perso, e mi ricordo solo quello. Mi ricordo questo disagio emotivo nei giorni successivi, questa tristezza infinita che mi entra addosso e che ti fa capire cosa significa il derby. È una partita in cui, se non fai tutto quello che devi fare, sotto tutti i punti di vista, rischi di deludere un po’. E se succede, te lo senti addosso in maniera pesante. Per cui, questo deve essere stampato nei nostri cervelli e nei nostri cuori. E da questo punto di vista non dobbiamo sbagliare niente”.
E allora, andiamocelo a giocare.






