SUPERCOPPA EUROPEA

“Fede e cuore, così abbiamo vinto”

Luis Enrique dopo il trionfo col Tottenham

Nella foto: Luis Enrique - Credit Uefa - (Photo by Chris Ricco - UEFA/UEFA via Getty Images)

Massimo Ciccognani

UDINE Dall’inferno al paradiso in una manciata di minuti. A cinque dalla fine sembrava una pratica chiusa, poi, il gol di Lee e il pari di Ramos in pieno recupero. Il resto, è storia. Luis Enrique, festeggia, ma al momento di tirare le somme sulla sfida, ricionosce i meriti dell’avversario, che non meritava di uscire sconfitto dal campo. “Ad essere onesti non sono sicuro che meritiamo questo trofeo, la differenza è stata netta tra quello che ha fatto il Tottenham, hanno avuto sei settimane per prepararsi e noi 6 giorni. C’è stata una chiara differenza a livello fisico, abbiamo cercato di fare il nostro gioco ma per 80 minuti non ci siamo riusciti, poi però abbiamo trovato le giocate e abbiamo vinto ai rigori. Sono molto contento per i tifosi che non smettono mai di incitarci, sono stato il dodicesimo uomo in campo. Per la maggior parte della partita siamo stati in svantaggio e ci hanno aiutato. La nostra gara è stata strana, la differenza fisica era normale, non si tratta solo di raggiungere il giusto livello di forma, quello che abbiamo visto nei giocatori mancava qualità ma è normale. Ripeto, probabilmente il Tottenham avrebbe meritato la vittoria più di noi”.

Ma liui, ci ha sempre creduto. “Crederò sempre nei miei giocatori, episodi del genere dopo 80 minuti non sono facili da gestire, ma abbiamo continuato ad attaccare. Abbiamo creato occasioni con Dembele, Fabian Ruiz, tutti quelli che hanno giocato e sono entrati in campo nel secondo tempo sono stati tutti molto bravi, mi ha fatto piacere vedere questo tipo di prestazione”.

Gli nocchi erano tutti sul nuovo portiere del Tottenham, Lusi Enrique loi promuove. “Sono contento, ha dimostrato personalità e vogliamo si integri subito con la squadra. Sono contento anche di come ha aiutato lui la squadra, vogliamo sempre migliorare, credo che quest’anno saremo più forti. Tutti parlavano della situazione, la sua non era facile, ma ha mostrato grande carattere”.

Un finale che però nessuno si aspettava, magari complice anche il Tottenham che a cinque dalla fine ha pensato di averla portata a casa. Ma Luis Enrique, sull’elemento che ha ribaltato la sfida, sorprende ancora. “Se devo parlare di un elemento importate per noi è stata la fede, la fiducia, noi pensiamo sempre di poter vincere, anche se siamo sotto. Il Tottenham ha giocato meglio fino all’81’, a volte il calcio è crudele”.

Già, vaglielo a spiegare agli inglesi. Cuore, carattere, ma anche quella qualità che anche senza allenamenti nelle gambe esce sempre fuori. Anche in cinque miuti. Esattamente quelli che hanno ribaltato una sfida che sembrava scritta. Ma non per il Paris Saint Germain.