LE GRANDI MANOVRE

L’oro di Como

Spesi cento milioni per portare i lariani in Europa: Fabregas sorride

Nella foto: Cesc Fabregas (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Armando De Paolis

Una campagna acquisti semplicemente straordinaria. In un mondo, calcistico, a secco di soldi, ecco il Como del patron  Mirwan Suwarso, spendere oltre cento per rafforzare una squadra che lo scorso anno, al primo in A, ha centrato un brillantissimo decimo posto. L’ambizione si fa strada, ma prima di mettrere mani al portafogli, il numero uno lariano, ha blindato il suo tecnico, Cesc Fabregas, inseguito da mezza Europa, ma rimasto a Como. Dove ci sono soldi e progetti. Veri. Dieci nuovi acquisti (Jesús Rodríguez – 23 milioni dal Betis,  Kuhn dal Celtic Glasgow a 19,  Baturina dalla Dinamo Zagabria a 18, Addal dagli olandesi dell’Az a 14, Perrone dal City a 13, Valle dal Barcellona a 6, Van der Bermpt dal Salisburgo a 5, Jacobo Ramón dal Real Madrid a 2,5,  Felipe Jack dal Palmeiras a 2 e Mazzitelli dal Frosinone a 2, e Adam Asfour, talentino francese dell’under 19. Aspettando Morata che adesso che in Turchia è arrivato Osimhen non dovrebbe avere difficoltà ad approdare sulle rive del lago. 

E’ un Como che ci crede e promette battaglia, con il patron che oltretutto vorrebbe coincedere l’ingresso gratuito ai tifosi della curva. Davanti, può contare su Patrick Cutrone e Diao che con Morata formerebbero un attaccio atomico.  E’ rimasto Nico Paz, il gioiello lariano e di conseguenza c’è da aspettarsi una stagione ad altissimo livello, con rotta sull’Europa. Il Como in precampionato ha fatto bene anzi, benissimo. Ma siamo solo al calcio d’agosto, dove le stelle che brillano non sono tutte lucenti e qualcuna è destinata a cadere, ma di certo a Como stanno facendo le cose per bene per regalare alla città una squadra della quale andare orgogliosi. Aspettarla con fiducia è il minimo che si possa fare.