Augusto Riccardi
Tutto troppo facile per la Juventus che apre la sua stagione al Mondiale per Club piazzando un feroce 5-0 all’Al Ain, squadra degli Emirati Arabi. All’Audi Field di Washington è un monologo bianconero, concretizzato dalle doppiette di Kolo Muani e Conceiçao, e dal personale di Yildiz, ma soprattutto da una prestazione altamente convincente da parte della squadra di Tudor che ha sbagliato nulla. Solito 3-4-2-1 per il tecnico croato che affida le chiavi della prima linea a Kolo Muani spalleggiato da Yildiz e Conceiçao. Dietro Thuram e McKennie, con Alberto Costa e Cambiaso esterni. Nei tre di difesa, spazio a Kelly, Kalulu e Savona davanti a Di Gregorio.
Tutto troppo facile
Non c’è partita, data la maggiore qualità dei bianconeri che imprimono alla gara un timbro indelebile fin dal calcio d’inizio. Il vantaggio è una perla di Alberto Costa che mette in mezzo per Kolo Muani appostato sul secondo palo, incornata ed è subito 1-0. La Juve spinge vogliosa di chiuderla subito. Il raddoppio porta la firma di Francisco Conceiçao che nello stretto si beve l’intera retroguardia araba e la piazza alle spalle dell’ex Roma e Atalanta Rui Patricio. Non c’è tempo per rilassarsi, la Juve batte il ferro caldissimo e Yildiz, con una giocata delle sue va via che è una bellezza in mezzo alla selva di gambe avversarie prima di gelare Rui Patricio. Prima dell’intervallo arriva anche il quarto gol, grazie alla straripante progressione di Kolo Muani che solo davanti al portiere avversario fa 4-0. Poco altro da aggiungere.
La chiude Conceiçao
Arrivano i primi cambi e dentro Douglas Luiz per Thuram. L’Al Ain è come un pugile suonato che prova solo a difendersi con orgoglio. Juve che gioca bene, diverte e si diverte. E trova il quinto grazie grazie a Conceiçao che in campo aperto diventa imprendibile, e con un sinistro chirurgico mette ancora alle spalle dell’incolpevole Rui Patricio. Fine dei giochi. Troppa Juve. Dentro anche Koopmeiners, Gatti, Vlahovic, con la Juve che si sente paga del risultato, ma rimane sul pezzo. Il finale è solo accademia e al triple fischio di Mary Penso, Tudor e i bianconeri possono festeggiare. Vittoria e primato nel gruppo.