IO TIFO ROMA

Vincere e sperare

Stefano Sale *

Ormai non si parla d’altro. Giornali, radio e bar dello sport. Il successore di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa. Poco risalto invece al fatto che questa domenica ci sono in ballo circa 100 milioni tra l’accesso in Champions League ed il riscatto obbligatorio di Enzo Le Fee. La Roma che scende in campo all’Olimpico di Torino deve assolutamente battere i granata, intanto per assicurarsi l’Europa League. Una competizione con meno blasone e molti meno soldi ma pur sempre un miracolo targato Sir Claudio. Una competizione che ancora grida vendetta, scippata da Taylor nella notte di Budapest fino alla recente serataccia di Bilbao col pasticcio tra Hummels e l’arbitro Turpin. Una coppa alla portata della Roma, che doveva essere li a giocarsela qualche giorno fa. Vedere il Tottenham vincere dopo 17 anni a secco porta tanto rammarico. Ma se fosse la Champions chiaramente si alzerebbe l’asticella. La speranza c’è anche se ridotta al lumicino. La Juventus solitamente questi appuntamenti non li fallisce mai, anche se stavolta è una Juve che scricchiola, poco affidabile. Davanti avrà il Venezia di Eusebio Di Francesco, sempre ridotto allo scontro-salvezza all’ultima giornata. L’anno scorso il suo Frosinone fu condannato anche grazie alla Roma che non fece una bella figura ad Empoli. Insomma, non aspettiamoci favori. Eusebio lotterà per il Venezia e basta. L’importante è che la Roma faccia il suo a Torino, con un orecchio in laguna, incollato alla radiolina. Per non parlare dello spareggio playoff in seconda divisione inglese. Il Sunderland di Le Fee affronta lo Sheffield Utd, in ballo la promozione in Premier League dei Black Cats, e 23 milioni nelle casse giallorosse. Lunedi mattina potranno arrivare ben cento milioni, con altri prestiti in bilico, in primis Dahl, Kumbulla, Salaemakers ed Abraham. Ma se anche fosse una Europa o Conference League, arriveranno meno soldi ma le ambizioni devono essere le stesse. Giocare per vincere, per qualunque trofeo e competizione. L’orgoglio di indossare la nostra maglia storica, simbolo di una città. Chi non è dentro queste dinamiche andasse da un’altra parte. Qui vogliamo solo impegno e sudore. Prendere d’esempio il nostro condottiero. Tre volte a guidare la sua Roma, sempre a disposizione, Roma chiama lui risponde, mai una questione di soldi, solo amore e appartenenza. Comunque vada, l’ultima di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa dovrà essere una festa. Una rincorsa senza precedenti, record di punti nel 2025, l’ultima bella vittoria contro il Milan all’Olimpico la settimana scorsa, con una coreografia spettacolare ad omaggiare il Mister. Ieri, oggi, domani. Grazie Claudio, leggenda romanista.

Roma Club Dublino, tifoso Roma