SERIE A

Conte: “Alla fine vince chi merita”

Il tecnico azzurro alla vigilia della partita scudetto contro il Cagliari

Nella foto: Antonio Conte (foto Nicola Ianuale/Image Sport)

Francesco Raiola

Sale l’attesa alla vigilia dell’ultima partita del campionato con il Napoli che attende il Cagliari al Maradona. Febbre da tricolore con le istituzioni calcistiche e istituzionali che stanno organizzando l’eventuale festa, ma la piazza e Conte mantengono i nervi saldi concentrati sui prossimi avversari, salvi ma che si preannunciano battaglieri. Conte è carico per la notte prime degli esami: “E’ emozionante e abbiamo tanta voglia di scendere in campo. Veniamo da una stagione stressante, questa potrebbe essere la partita che la chiude per me in un ambiente nuovo, una piazza che ci fa sentire la responsabilità di regalare adesso qualcosa di bello e storico”. Un lungo duello con l’Inter: “La mia esperienza mi dice che alla fine i campionati li vincono le squadre che hanno meritato di più. A differenza di tornei brevi, come la Champions, Europei o Mondiali dove conta il sorteggio, dove può esserci la sorpresa, in un campionato di 38 partite vince sempre chi è regolare nei risultati e nelle prestazioni”. Un Napoli che affronterà il Cagliari senza Conte in panchina: “Non è sempre vero che ho vinto sempre, ho perso anche tanti titoli anche in finale, sono specialista nell’aiutare il mio club, i miei ragazzi per fare il nostro meglio. Se riusciamo a vincere sarà una grandissima soddisfazioni. La squalifica dispiace molto perché dopo un campionato del genere vorresti essere lì accanto ai ragazzi, in mezzo ai tifosi per guidare la squadra, ma ho grande fiducia nello staff e nell’ambiente. Avrò due cuori, uno in panchina, uno in tribuna. E’ stata una settimana pesante, con poche distrazioni, il pensiero è fisso, per fortuna è stata corta, ma intensa e piena di emozioni. Dobbiamo restare focalizzati, lavorando, preparandoci bene per la partita più importante della stagione”. Il gruppo è compatto e pronto alla sfida: “La situazione infortuni non è cambiata rispetto a Parma, anche gli stati di forma. Dobbiamo cercare di aggredire la partita fin dal primo secondo, come abbiamo sempre fatto,  a volte dipende anche dagli avversari. Domani abbiamo contro il Cagliari,  che è una buona squadra, dobbiamo rispettarli al cento per cento, e se lo facciamo abbiamo più chance di avere successo. Mai sottovalutare gli avversari, anche domani dobbiamo lavorare, come abbiamo fatto sin dal primo giorno. Il lavoro che abbiamo fatto ci ha portato fin qua e dobbiamo finire l’opera e la squadra lo sa benissimo”. Conte traccia già un primo bilancio sulla stagione: “E’ stata sicuramente una stagione molto impegnativa. La prima cosa che ho detto a Dimaro è che era la prima volta che ricevevo tanto, prima di dare . Quando vuoi ripagare la gente che ha fiducia in te, in base alla carriera, la carta, il curriculum, ma non aveva visto il tipo di lavoro che avremmo affrontato e quindi ho sentito tanta pressione ed il peso sulle spalle, qualsiasi cosa veniva fatta si diceva per Conte, Conte, ma questo è assurdo e brutto, qualsiasi cosa fatta è stata fatta per il club, per il Napoli, dagli acquisti alle cessioni e tutto ciò che è accaduto non è per me Conte, o accontentare Conte, non è così. Tutto quanto fatto e indirizzato è stato per il club, la crescita del Napoli. Al tifoso napoletano mi risulta difficile dire qualcosa. Anche durante l’anno spesso ho detto possono cambiare i calciatori, gli allenatori, i proprietari, ma non cambierà mai la passione del popolo, smisurata verso il calcio ed il Napoli, quindi non posso dire niente, abbiamo avuto tutto da parte loro, vicinanza nei momenti positivi e negativi in cui abbiamo zoppicato un po’. Hanno avuto subito fiducia in tutto il gruppo, quello che mi sento di dire è di continuare ad essere quello che sono”. Nessuna polemica contro la classe arbitrale se non all’andata per il rigore dato all’Inter: “Quello che avevo da dire l’ho detto, la cosa che mi fa piacere è che qualche arbitro ha anche apprezzato ciò che ho detto perché c’è da migliorare il var e la comunicazione. Non dimentichiamo che abbiamo gli arbitri più bravi, io posso dirlo avendo allenato anche in Inghilterra, ma col var c’è da lavorare tanto.  Bisogna che ci sia più chiarezza, tante volte interviene altre no, io ancora non ho capito quando può o non può. Tutti si sono lamentati quando sono stati toccati, ma nessuno ha avuto le palle che ho avuto io quando mi sono lamentato con l’Inter e per settimane in tv si è insultato il sottoscritto. La differenza è chi dice le cose, devo fare attenzione perché la risonanza che ho io è diversa da altri”.

Conte confermerà gli undici di Parma, con Raspadori e McTominay in appoggio a Lukaku, probabile il recupero di Juan Jesus in panchina. Tante assenze nel Cagliari che viene a Napoli senza Caprile, Gaetano, Luvumbo e probabilmente Luperto e Zortea, in dubbio anche Mina. Tra i pali Sherri,  difesa a tre con Palomino, Obert e Luperto, esterni Zappa e Augello, in mediana Prati con Deiola e Adopo, in avanti Piccoli con Pavoletti in vantaggio su Viola. Fischio di inizio alle ore 20.45. Arbitro del match il sig. La Penna di Roma.