Massimo Ciccognani
C’è un motivo di enorme soddisfazione per il calcio italiano, ma non è quello giocato, ma quello che si gioca fuori, dietro le quinte. La notizia è che il presidente della federcalcio Gabriele Gravina, è stato rieletto al Congresso Uefa di Belgrado, e confermato nell’Esecutivo. Su 55 voti a disposizione, Gravina ne ha portati a casa 48, finendo secondo dietro al candidato olandese Frank Paauw che ne ha ottenuto uno in più. La notizia più importante è però un’altra, e l’ha regalata il presidente Ceferin che al termine della votazione ha proposto Gravina quale vice presidente. Il che significa che da questo momento Gravina è il numero due del caldio europeo.
Gravina è rimasto l’unico italiano presente nell’Esecutivo, dal momento che Evelina Christillin, si è dimessa dopo aver portato a termine due mandati.
E naturalmente, non poteva che essere raggiante il presidente Gravina dopo l’ennesimo attestato ricevuto. “Sono felice e orgoglioso, questa elezione è un riconoscimento straordinario all’importante contributo offerto dal calcio italiano allo sviluppo dello sport che più amiamo. Negli ultimi quattro anni, la nostra credibilità a livello europeo è cresciuta progressivamente grazie alle scelte compiute e alle politiche coraggiose ed innovative che stiamo portando avanti. A livello personale, questa elezione rappresenta una soddisfazione incredibile perché è figlia sicuramente della buona politica attuata, ma anche dell’ottimo livello di relazioni e rapporti creati a livello internazionale, che hanno contribuito in maniera determinante a questo incredibile risultato. Ringrazio il presidente Ceferin per la sua visione e per la sua amicizia”.
Parole al miele da parte del presidente Ceferin che ha dichiarto che “Gabriele Gravina è un grande dirigente calcistico e una grande persona. Conto molto su di lui, è un uomo che ama il calcio e che ha dedicato la sua vita al calcio”.
E per il calcio italiano, è un risultato straordinario, che premia un uomo che ama il calcio e che sdi è sempre battuto per difenderne i valori. Non dimentichiamo che nel periodo Covid, non ci fosse stato Gabriele Gravina, probabilmente il calcio italiano sarebbe piombato in una crisi spaventosa. Gravina invece ha tenuto la barra dritta e portato il mondo del pallone fuori dalla crisi. Ha ragione Ceferin quando asserisce che Gabriele Gravina ama il calcio. A volte ferito, ma non ha mai abbassato la testa, ha sempre combattuto per i suoi ideali, quelli del calcio, per i quali è nato. E che continuerà a difendere, sempre, perché avere Gabriele Gravina ai vertici del calcio europeo, non può che essere una garanzia per tutto il movimento.