Parma ritrova il sorriso, Bologna… nell’Abisso

Nella foto: esultanza Parma (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Robert Vignola

Il Parma fa suo un derby emiliano tutt’altro che spettacolare, frustando l’apatia tattica di un Bologna incapace di impegnare Suzuki una sola volta. Chivu brinda al suo esordio in serie A, Italiano vede la prima sconfitta dell’anno solare ed è una battuta d’arresto che costerà carissima nel percorso verso l’Europa. C’è poco da contestare un arbitraggio obiettivamente sciatto, quando le dita di una mano bastano e avanzano per contare le occasioni vere prodotte. 

Una sgroppata di Almqvist e un rasoterra di Ndoye scaldano il Tardini, che poi assiste alla sostituzione lampo di Bernabè, costretto dopo neanche mille secondi di partita ad alzare bandiera bianca: viene sostituito da Estevez. Il Bologna inizia a produrre un lungo possesso palla, Ndoye si mostra pericoloso ma anche Castro prova la conclusione e Cambiaghi di testa manda oltre il palo un buon suggerimento di Freuler. Sull’altro versante smuove le acque un velleitario tentativo di Cancellieri. Proprio una sua percussione sulla fascia produce una mischia sulla quale il peccato di braccio di Beukema viene rilevato dall’arbitro: dal dischetto Bonny spiazza Ravaglia e torna ad esultare dopo tre mesi. Italiano mastica amaro e osserva la reazione dei suoi: un tiraccio sparacchiato da Moro, troppo poco per poter recriminare, anche a fronte di un vantaggio oggettivamente episodico come quello crociato, ma dopo l’intervallo si presenta con gli stessi uomini. 

Il Bologna produce molto gioco e cartellini gialli, forse anche… rossi ma per due volte Abisso tiene in campo Cancellieri oltre il dovuto. A toglierlo ci pensa Chivu, che vede le streghe e lo cambia con Man. Italiano muove anch’egli le sue pedine: dentro Lykogiannis e Orsolini per Cambiaghi e Miranda. Proprio Orsolini ci prova dalla distanza, il sinistro sfila sopra la traversa, l’allenatore non è ancora contento (e ne ha ben donde): ecco Fabbian, per Pobega. Ma i cambi non sono quelli giusti per mutare pelle anche alla partita: un pallone perso dal Bologna viene valorizzato dalla corsa di Man che trova un corridoio per il raddoppio di Sohm in contropiede. Chivu fiuta il primo brindisi e blinda l’assetto del suo nuovo Parma: girandola di cambi, Lovik, Pellegrino e Camara rilevano Almqvist, Bonny e Estevez. Minuti finali con Dominguez e Ferguson in campo per gli ospiti, a uscire sono Beukema e Moro. Orsolini cerca di riaprire il match o quanto meno addolcire la pillola con una punizione, di nuovo alta. E’ invece Man in proiezione a rischiare persino il tris, con Ravaglia che chiude alla disperata.