Verso Dinamo-Milan. Conceiçao: “Sfida difficile, ma voglio vincerla”

Nella foto: Sergio Conceicao (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Paolo Dani

Tre punti e via agli ottavi. E’ questo l’obiettivo del Milan che domani affronta la Dinamo a Zagabria con l’intento di centrare il primo obiettivo stagionale che arriva a pochi giorni dal nuovo derby di Milan, anche se Sergio Conceiçao preferisce concentrarsi sull’immediato. “Non faccio calcoli, ragiono di partita in partita. Dobbiamo focalizzarci sulla partita di domani che sarà difficile. Dopo aver vinto la Supercoppa, arrivare tra le prime otto è il secondo obiettivo. Siamo concentrati su questa partita, non pensiamo al derby. Oggi abbiamo fatto sul campo con tutto il gruppo 40 minuti, per me non è l’ideale ma lo sappiamo. Con quello che studiamo cerchiamo di fare una partita positiva e vincere”.

E non sarà certo il litigio con Calabria a dare la scossa. “Quella arriva con il lavoro, vogliamo chiudere questa fase con una vittoria. La scossa ci vuole tutti i giorni quando andiamo a Milanello. Abbiamo la responsabilità di difendere un club come il Milan”.

Conceiçao ama il presente e a chi chiede se questo Milan può vincere la Champions, risponde con la solita filosofia. “Mancano tante partite, noi abbiamo l’obiettivo di arrivare tra le prime quattro. Nella domanda precedente l’ho detto: non possiamo pensare al derby, figurati alla Champions League. Guardando in avanti non vediamo le scale che ci sono davanti e rischiamo di inciampare”.

Un Milan che può solo crescere. “Ci sono tanti momenti di gioco in cui mi piacerebbe vedere migliorata la squadra: a tratti facciamo bene, altre volte non tanto. Quando abbiamo la palla, parlo di qualità di gioco, occupazione degli spazi, le transizioni difensive che dobbiamo avere. Gli allenatori cercano sempre la perfezione, lavoriamo su tutti questi dettagli. Non è la scusa, ma il tempo non c’è. I calciatori mi piace allenarli sul campo, vedere gli spazi, vedere le correzioni da fare. Ma vedo anche cose positive, così come cose in cui non siamo migliorati o solo un poco. I ragazzi ci credono, poi è meglio fare una partita tranquilla che rimontarla. È importante guardare a questo spirito e mettere dentro anche altre cose per vincere più tranquillamente. Stiamo lavorando per arrivare a fine stagione e avere questi obiettivi raggiunti. Rinascere vuol dire che c’è una situazione negativa, noi dobbiamo concentrarci sul lavoro. Ogni giorno che passa ci conosciamo meglio. Queste cose fanno parlare la gente, le persone. Io sono portoghese, ho una cultura diversa ma il linguaggio del calcio è universale: c’è l’allenamento da due ore al giorno e poi c’è la vita normale, da affrontare con professionalità. Non è una chiamata all’attenzione per nessuno, non è finito il mondo per un concerto. Ho parlato con i giocatori, io ho le mie regole e ce le ha anche il club. Non importa per domani, la cosa più importante per domani è pensare alla Dinamo e a cosa possiamo fare per vincere”.