Roma verso Napoli. Ranieri: “Non sono un mago, la squadra ha bisogno di tutti”

Claudio Ranieri

L’attesa è finita. Domenica arriva il giorno di Claudio Ranieri, il terzo esordio sulla panchina della Roma, al Maradona contro la capolista Napoli. E il tecnico di Testaccio sa bene quanto problematica sia la sfida contro gli Azzurri. “Il Napoli di Conte è in auge e sta facendo bene. Sarà una partita bella e difficile. Per noi e per loro”. 

Per la Roma uno spogliatoio da ritrovare. Ma Ranieri sa come si fa. “Se Juric l’ha trovato triste immaginate io. Per questo ho parlato con i giocatori del bambino che c’è dentro di loro. Gli ho ricordato come eravamo tutti. Voglio che tirino fuori il sogno che avevano da bambini. Ci pagano per questo. Il nostro è un mestiere bellissimo. Sono caduti in basso, ma solo chi cade può rialzarsi”.

I maggiori dubbi per Ranieri sono legati alla formazione, alla condizione di alcuni calciatori e di conseguenza al modulo da adottare. A cominciare da Paulo Dybala. “L’ho visto oggi per i primi 20 minuti. Lasciatemi parlare con lui e con il fisioterapista. Non so quanti allenamenti deve fare prima di stare bene. Sicuramente bisogna aiutare il ragazzo. Se tutto evidenzia che non c’è niente bisogna capire perché c’è il dolore. Io ci ho parlato in questi giorni, è propositivo. Io sono uno di quelli che non vuole rischiare di perdere un giocatore. Abbiamo tre partite in sequenza contro Napoli, Tottenham e Atalanta, e voglio capire quello che mi può dare. Hummels si è già allenato qualche giorno fa con me e mi lascia sereno di poter decidere come voglio. Dovbyk sta bene. Pellegrini è sotto tiro per via dei fischi, ma lui deve saper reagire. È un ragazzo un po’ introverso per essere romano. Lui soffre dentro ma deve saper reagire alle avversità. Sono sicuro che reagirà. Cristante tra i tre? Sì può fare, ci può giocare. Ma se c’è Hummels perché deve giocarci Cristante? Tante volte l’allenatore fa delle mosse che sembrano strane ma lui sta tutti i giorni con i giocatori quindi sa”.

Lo hanno paragonato ad Harry Potter. Ranieri sorride. “Ringrazio i tifosi della fiducia, per le manifestazioni di affetto. Li ringrazio. La pressione ce l’ho sempre avuta. Altrimenti non avrei scelto di tornare. La squadra ha bisogno di tutti. Deve tornare a fare quello che deve fare. Vincere, ma io non serve un mago”.

Alla Roma finora è mancata la mentalità, quella che ti porta a vincere le partite. “Mi è difficile dire se questa squadra abbia mentalità o no. Io credo che quando perdi entri in una spirale negativa. Loro devono avere fiducia in loro stessi e nei compagni. Fare dei risultati di fila. Qualità c’è. La squadra è buona. Vanno supportati da me e da tutti quelli che sono dietro. I tifosi sono la prima cosa. L’anima della squadra. L’allenatore può essere bravo o meno. Noi dobbiamo tirarceli dietro con ottime prestazioni. Il calcio è semplice”.

Il dado è tratto, Napoli ad un passo, la vigilia di un nuovo esordio. Ranieri ci crede.