Champions. Atalanta, si può fare. Bologna nella tana del Liverpool

Nella foto: Gian Piero Gasperini (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Il secondo impegno di Champions per l’Atalanta, è in trasferta alla Veltins Arena di Gelsenkirchen per affrontare lo Shaktar Donetsk che ha esordito con un pari al Dall’Ara contro il Bologna. Identico risultato, ma di spessore quello dell’Atalanta che alla prima habloccato in casa l’Arsenal, grande protagonista in Premier. Impegno sulla carta alla portata degli uomini di Gasperini che inseguono la prima vittoria per dare corpo alle possibilità di accedere alla seconda fase della rassegna. Atalanta motivatissima, come lo è la formazione ucraina, quarta nel suo campionato che continua a giocarsi all’estero per via del conflitto con la Russia, a quattro lunghezze dalla capolista Dinamo Kiev. Da temere Bondarenko, Traorè e la stella del club, il baby Sudakov, tutti e tre a segno nell’ultima sfida vinta in campionato (4-0) contro l’Obolon. L’occasione è ghiotta, contro un buon avversario, ma sulla carta di livello inferiore alla rosa della Dea che punta senza mezzi termini a tornare dalla Germania con tre punti pesanti nell’econonia della nuova classifica di Champions League. 

Dici Liverpool e già ti vengono i brividi, nomini Anfield e il gioco è fatto. Sarà proprio questo il teatro della seconda uscita della matricola Bologna in Champions. I Reds vengono dalla scontillante vittoria di San Siro contro il Milan, il Bologna dal pari interno con lo Shakhtar. Partita dal pronostico chiuso, almeno sulla carta, con la squadra di Arne Slot che al tempo stesso brilla anche in Premier, seconda ad un punto dal Manchester City. Non si fa quindi torto al Bologna che per la prima volta metterà piede sul terreno di Anfield, con la Kop che al solo vederla mette spavento. Ma il calcio sa regalare sorprese, ed è quello che si augura la formazione di Vincenzo Italiano che proverà con le sue armi a mettere in difficoltà il rullo compressore inglese. Partita difficilissima, ma.,. hai visto mai? Il Bologna ci crede. E spera.