Armando De Paolis
Da una parte l’amarezza per aver perduto all’ultimo respiro il derby dopo averne vinti sei di fila, dall’altra l’aver riscritto la storia e portato la stracittadina a vestire i colori rossoneri. Inter e Milan sono pronte a ripartire, con umori diametralmente opposti. Non tanto per una classifica che non dice appieno del loro potenziale, quanto perché gli strascichi della stracittadina numero 240 rischiano di farsi sentire. Milan che può tornare a respirare a pieno polmoni, Fonseca ha salvato la panchina e adesso vuole prendersi definitivamente il Milan per allontanare sempre più le ombre che si erano fatte minacciose. Futuro da scrivere, ma la consapevolezza che la squadra lo segue e ha voglia di riscatto. La stessa di Simone Inzaghi che non è uscito bene dalla sfida di San Siro, persa al tramonto del match, ma con la sua Inter che stavolta ha fatto flanella, lasciando campo ai cugini rossoneri.
Si riparte con i rossoneri che provano a sfruttare l’onda emotiva del derby vinto, ospitando a San Siro il Lecce, in un match che Fonseca vuole subito indirizzare nella maniera giusta, non solo per prendersi i tre ounti, ma per risparmiare energhie in vista del prossimo impegno di Champions in casa del Leverkusen che rappresenta un esame tostissimo.
Di contro l’Inter va a Udine, campo mai facile, contro una squadra scottata dal maledetto passo falso dell’Olimpico contro la Roma e intenzionata a ritornare sulla cresta dell’onda. Avversario assai scomodo, ma l’Inter deve pensare solo alla sostanza, a rimettersi in piedi. Immediatamente. Inzaghi sa bene che altri passi falsi non sono ammessi, e al netto delle difficoltà della trasferta, deve tornare da Udine con l’intera posta in palio. Parola d’ordine ripartire per l’Inter, confermarsi per il Milan che deve credere nella sue possibilità di espressione. Fonseca ha ritrovato lo spirito del Milan e non vuole perderlo. Il Lecce salirà a San Siro, dove ha sempre giocato partite interessanti, con la consapevolezza di avere poco da perdere, per cui servirà il miglior Milan per venire a capo di questi novanta minuti. Difficili, delicati per le due anime di una Milano calcistica che vuole tornare al vertice.