Verso Francia-Italia. Spalletti: “Ho fatto tesoro dell’esperienza tedesca”

Nella foto: Luciano Spalletti

Massimo Ciccognani

PARIGI Due mesi dopo la delusione tedesca, riecco l’Italia, alla prima di Nations League, domani sera al Parco dei Principi contro la Francia. E’ uno Spalletti sereno quello che arriva in conferenza stampa, magari un po’ diverso rispetto a quello visto in Germania. “Probabilmente sono diverso perché poi la nostra vita diventa migliore se capiamo cosa ci succede e perché ci succede. Ho fatto tesoro dell’esperienza precedente e mi sembra di aver capito delle cose. Ciò che diventa fondamentale è la volontà dei calciatori, io tento ugualmente di dirle due-tre cose perché penso che questa sia una professione importante e il mio un lavoro molto serio. Bisogna stare lì a studiare per migliorare questa professione. Poi a volte gli errori si fanno e l’importante è capirli. Ho visto la voglia di tenere la schiena dritta da parte dei nostri calciatori e di non avere l’arrendevolezza di portarsi dietro i rimpianti di questa partita che abbiamo giocato, è assolutamente una cosa che non dobbiamo fare. Dobbiamo guardare al futuro e la partita di domani sera è già scritta nel futuro. Abbiamo iniziato un nuovo percorso perché fino a questo momento c’era questo Europeo che ci ha portato a pensare a dei calciatori che potevano darci una mano importante. Anche nelle convocazioni sono stato attento a metterci dentro un po’ di cose. Ora però bisogna pensare qualcosa di nuovo, questo percorso sarà lungo quanto la Nations League e poi si valuta e si va a parlare delle cose che ci sono successe”. 

Donnarumma sostiene di aver ritrovato uno Spalletti più sereno. Il tecnico fa spallucce. “Può darsi, se lo dicono sarà così. Forse l’altra volta sono stato troppo rompiscatole perché poi sereno e tranquillo io lo sono da sempre. Sono sempre stato molto umano nel capire quali possono essere i miei risultati, forse sono stato disumano nei comportamenti per andare a perseguire quel risultato. Quando ho detto che loro non hanno responsabilità è quello che penso, se tutti dicono così probabilmente un po’ di ragione ce l’hanno”.

E allora sotto con la Francia, il più temibile degli avversari che potesse capitarci. “La Francia ha giocatori con grandi qualità e noi possiamo sopperire solo essendo squadra. In questi allenamenti ho visto cose molto buone che vorrei rivedere domani, ma sicuramente ci saranno dei momenti di difficoltà. Dal punto di vista tattico, loro sono una squadra sorniona, ti danno l’impressione di poter gestire la partita. E invece poi quella diventa la loro forza perché quando tu prendi un po’ di fiducia loro ti conquistano palla danno queste sventagliate sugli esterni che a campo aperto se non saremo in ordine e non avremo equilibrio potranno crearci delle difficoltà”. 

Ma l’Italia ha le sue armi e studia come far male ai transalpini. “Questa settimana ho visto dei ragazzi che hanno dentro le qualità per diventare dei top player – continua Spalletti – Probabilmente hanno bisogno di qualche esperienza, ma ho visto anche convinzione e autostima: la squadra non vuole essere prigioniera degli altri. Ho visto la consapevolezza che noi contro la Svizzera siamo stati inferiori, ma siamo stati inferiori anche rispetto a noi stessi. C’è la voglia di sistemare queste cose e poi dal punto di vista tattico è sempre questo a fare la differenza, è importante una buona gestione della palla. Si sta formando un gruppo composto da diversi giocatori che fanno parte di tre squadre, poi diversi giocano all’estero e portano dentro esperienze importanti. E’ chiaro che abbiamo da giocare qualche partita per fare esperienza, anche se il calcio e le partite a volte producono risultati che rendono la vita folle. Però siamo noi un po’ gli amministratori di noi stessi, dobbiamo saper valutare i nostri comportamenti”. 

E naturalmente si aspetta un Parco dei Principi con tanto tricolore. “Me lo aspetto sempre perché lo sappiamo noi quanta passione e amore c’è attorno a questa maglia, a questa squadra. So che questa partita la guarderanno in tanti: magari ci hanno criticato ma sono lì pronti ad abbracciarci mettendoci passione e disponibilità”.

E allora, proviamoci. Francia-Italia è solo l’inizio.