Daniele Oliviero
I leoni si preparano a ruggire. Domenica la Nazionale dell’Inghilterra inizierà il suo Europeo. Il loro debutto sarà contro la Serbia alla Veltsin Arena di Gelserkiken, nella cornice di un girone più che fattibile per gli inglesi. Nel girone C, infatti, ci saranno anche Danimarca e Slovenia, che però saranno pronte a non regalare niente agli avversari, nemmeno se sei una delle favorite del torneo. Gli inglesi arrivano con aspettative tali da essere considerati, insieme alla Francia e al paese ospitante Germania, la squadra con maggiori possibilità di alzare il trofeo il 14 luglio a Berlino. Southgate e i suoi metteranno cuore e anima per portare a casa il primo europeo della storia inglese, e per farlo il CT si farà aiutare dai suoi 26 convocati. Tra questi spiccano molti nomi prestigiosi e già affermati, ma ci sono anche diverse sorprese.
Le convocazioni di Southgate e i possibili titolari
In Germania approda una corazzata inglese armata fino ai denti, sebbene non manchi il fattore sorpresa. Tante scelte intriganti, alcune tra le quali potrebbero essere al limite del rischio, ma che non mancano di qualità e carattere, con l’intenzione di promuovere una nuova generazione emergente. Southgate sceglie di tenere fuori le stelle di Manchester Rashford e Grealish, ma anche Maddison, con i tifosi che invece non rimangono più di tanto afflitti dall’esclusione di Maguire, fermato da un problema al polpaccio accusato qualche mese fa. Pulizie estive per il CT inglese, che da spazio invece al centrocampista del Crystal Palace Adam Wharton, fresco di debutto una settimana fa contro il Belgio, e i suoi compagni di squadra Guehi, che probabilmente sarà titolare al centro della difesa insieme a Stones, ed Eze, uno dei protagonisti del gran finale di stagione delle Glaziers. Tra i nuovi entrati da notare anche Konza, Jolly dell’Aston Villa che può ricoprire sia il ruolo di difensore centrale che quello di terzino. Non possiamo poi tralasciare talenti cristallini come Palmer e Mainoo. Entrambi con il comun denominatore di aver stupito e non poco durante l’ultima stagione. Il trequartista Blues, una delle poche note positive dell’ultimo Chelsea, ha collezionato 27 reti e 13 assist tra coppe e campionato. Per il Diavolo Rosso invece si tratta di un’esplosione arrivata più verso la seconda metà della stagione. Di recente si è messo in mostra nell’ amichevole con il Belgio, nel quale a fine partita è stato premiato come migliore in campo alla sua prima presenza in nazionale inglese.
Le sorprese ci sono, ma nella lista dei convocati ecco anche i nomi più blasonati. Dal gioiello Foden, premiato miglior giocatore della Premier 23/24, all’imprendibile Saka (chiedere conferma a Chiellini che nell’ultima edizione ha dovuto tirargli il colletto della maglia per fermarlo), a Bellingham, al quale è bastato un anno per farsi voler bene dai tifosi Blancos che gli hanno anche dedicato un coro. Fino a passare per la punta di diamante per eccellenza; Harry Kane, l’uragano che con il Bayern Monaco ha chiuso la stagione con 44 reti e 12 assist.
la formazione dell’Inghilterra stimola molta curiosità tra nomi già affermati e talenti da scoprire. Southgate schiera un 4-2-3-1 con Pickford tra i pali, davanti Stones e il giovane Gueih a difendere le linee centrali, con Walker sulla fascia destra e Trippier sulla sinistra. I mediani davanti alla difesa sono Gallaher e Rice, mentre sulla trequarti un tris di qualità con al centro Bellingham, libero di svariare tra inserimenti e copertura in fase difensiva, e ai lati Foden da una parte e Saka dall’altra. Davanti l’unica punta di riferimento è Kane. Ma il Ct inglese potrà pescare più di un solo coniglio dal cilindro. Panchina di lusso con Bowen, Palmer, Alexander Arnold e Watkins, protagonista del ritorno in Champions dell’Aston Villa con 19 gol e 13 assist.
Per la storia, per il riscatto
L’Inghilterra, oltre ad essere una delle favorite all’europeo, ha anche un motivo in più per alzare la coppa sopra il cielo di Berlino. Una lunga striscia di sconfitte, successi mai arrivati e notti che, se potessero, i tifosi inglesi dimenticherebbero senza troppe esitazioni. L’uscita in semifinale ai Mondiali del 2018 è solo una dei tanti tornei che ha colorato di nero la memoria degli inglesi, e tre anni dopo arrivò una delle batoste più dure. la notte dell’11 luglio fu umiliante per il popolo inglese, che a Wembley si sono visti alzare la coppa dell’Europeo in faccia dall’acerrima rivale Italia. La catena negativa di risultati non si spezzò e proseguì con il Mondiale del 2022 perso ai quarti con la Francia, con Kane che mandò alto il rigore del possibile 2-2 a pochi minuti dai 90 minuti.
I tifosi cantano “It’s coming Home” (tornerà a casa) per esorcizzare un passato pieno di tristezza che è riuscito a conquistare solo un trofeo, il Mondiale del ’66, l’ultimo e unico trofeo dell’Inghilterra, escludendo tre ori Olimpici conquistati nei primi anni del Novecento.
Gli inglesi non giocheranno come la classica nazione affamata di vittoria e successo, ma lo faranno anche per poter riscattare le generazioni passate che non hanno potuto alzare un trofeo prestigioso per più di mezzo secolo. L’ultima volta è stato grazie a leggende come Bobby Moore, Gordon Banks o Bobby Charlton, solo per citarne alcuni, se l’Inghilterra ha potuto alzare il suo unico trofeo. Ma allo stesso tempo è un modo per poter rispolverare un palmares molto povero che conta solo (si fa per dire) un mondiale. Una bacheca in cui c’è scritto il nome dell’Inghilterra meriterebbe una collezione molto più ricca. Gli inglesi scendono in campo per fare la storia, e per il riscatto di quest’ultima, e quale occasione migliore in un torneo dove sei presentata come una delle favorite.
Portieri
Henderson; Pickford; Ramsdale
Difensori
Dunk; Gomez; Guehi; Konsa; Shaw; Stones; Trippier; Walker
Centrocampisti
Alexander-Arnold; Bellingham; Gallagher; Mainoo; Rice; Wharton
Attaccanti
Bowen; Eze; Foden; Gordon; Kane; Palmer; Saka; Toney; Watkins
Girone C
Inghilterra
Serbia
Danimarca
Slovenia