Smaltita la sbornia di Coppa, con l’accesso agli ottavi di Europa League, la Roma si rituffa nella dimensione del campionato affrontano domani alle 18.30 all’Olimpico il Torino. De Rossi, nonostante un momento particolarmente felice, tiene un profilo basso e dei granata non si fida. “Con il Torino sarà tosta, ma non parliamo di sbornia: se entriamo male sarà colpa mia. Chiedo grande intensità, ogni partita qui è la partita della vita. Dobbiamo correre, non possiamo fermarci, se avessimo già vinto la coppa ci starebbe l’appagamento, ma siamo solo agli ottavi. È bello godersi queste serate per qualche ora, facciamo 12 ore, ma adesso dobbiamo preparare la partita, se scendiamo in campo ancora ubriachi di felicità ho fatto un lavoro pessimo. Il Toro ha un’identità molto precisa, Juric è un grande allenatore, forse uno dei primi che ho spiato, con il suo permesso, quando era all’Hellas Verona. Sono la peggior squadra da affrontare dopo 120’, però ci faremo trovare pronti. Hanno un rendimento difensivo quasi da Champions League, dei giocatori di qualità e sono una bella realtà. Io ho un bel rapporto con il suo vice, Matteo Paro, sarà una bella sfida”.
Proprio l’essere stato costretto ai supplementari contro il Feyenoord, indice a credere che domani ci saranno molte rotazioni e riposo per chi ha tirato la carretta in queste giornate. “La squadra sta bene di testa, siamo molto contenti – ha aggiunto il tecnico della Roma – Si sta bene dentro lo spogliatoio, come succede sempre quando vinci una partita con così tanto pathos. Ci sarà uno strascico fisico, qualche risentimento, qualche cosa potremmo pagarla, ma cercheremo di non farlo facendo determinate scelte. Ci saranno dei cambiamenti, non mi piace cambiare 10 giocatori, però abbiamo giocato 30’ in più e i rigori danno una sorta di stress emotivo, vediamo oggi come stanno i ragazzi. Ieri ho parlato con quasi tutti loro, al di là dell’entusiasmo devo capire se sono in grado di giocare una partita dispendiosa come lo sono quelle contro le squadre di Juric”.
Nella Roma, e questa è la buona notizia, c’è abbondanza in tutti i ruoli e quindi è legittimo pensare a qualche innesto contro i granata. Sempre 4-3-3, con la conferma di Svilar tra i pali. Dietro, torna Kristensen a destra con Angeliño dalla parte opposta, mentre i centrali dovrebbero essere Mancini e Ndicka. Nei tre in mezzo torna Bove con Paredes e Pellegrini, mentre il tridente offensivo sarà affidato a Dybala, El Shaarawy con Azmoun punta centrale permettendo a Lukaku di tirare il fiato. A proposito di recupero, De Rossi si è soffermato sul recupero di Smalling. “Sta bene, sappiamo che non può fare 90’, ma poi magari ci smentirà. Dobbiamo capire se farlo iniziare subito o farlo partire dalla panchina, stiamo valutando questo. Lo vedo bene, lo vedo più sciolto nei movimenti e lo valuteremo nelle prossime ore”.
Intrigante, per il tecnico giallorosso, un nuovo aspetto. Abraham è pronto a a inizio marzo dovrebbe tornare a disposizione. E la coppia Lukaku-Abraham lo stuzzica non poco. “Quando ho visto Lukaku vicino a Abraham ho pensato subito che avrei voluto farli giocare insieme, poi dobbiamo vedere quando tornerà Tammy, che è fuori da diversi mesi. È un’idea che può piacermi, ma non è la certezza del mio futuro, idem ora che abbiamo Azmoun come vice attaccante, altrimenti avrei cercato di tenere Belotti. Lukaku è stato tra i primi a correre verso la Sud dopo la vittoria col Feyenoord, non abbiamo nemmeno analizzato il rigore sbagliato perché capita, so solo che al 120’ è scattato, ha dribblato l’avversario e il portiere ha fatto un miracolo. Ci saranno dei momenti dove toccherà la palla e ci porterà in trionfo, è tranquillo e sereno. Se gli attaccanti non segnano per un paio di partite si avviliscono, ma lui ha segnato all’andata con il Feyenoord e non potreessere più contento di lui”.
L’ultima, la riserva al sorteggio egli ottavi. E ammette. “Non volevo il Brighton, è una partita difficile da preparare, ha fatto male a tante big in Inghilterra. Stimo De Zerbi, che con me in particolare è stato tipo un libro aperto: mi ha messo a disposizione libri, dati, mi ha dato parole di conforto, poi le nostre figlie sono amiche, si beccano ai Roma Club di Londra per vedere le partite della Roma, immagino che sua figlia non sarà con la sciarpa della Roma contro di noi (ride, ndr). Questa cosa ci ha unito molto di più, penso che sia un genio, può piacere o no ma ha portato qualcosa di nuovo e chi lo fa è un allenatore geniale. Non puoi scimmiottare chi è geniale da quel punto di vista, ma ritengo sia uno che ha cambiato qualcosa e che tutti vogliono imitare”.
Intanto, in attesa del Brighton, spazio al Toro. Partita delicata, ma da vincere. Senza mezzi termini. All’Olimpico, calcio d’inizio alle 18.30 di domani, arbitra Sacchi.