Augusto Riccardi
TORINO L’attesa non va certo delusa. Juventus e Inter tornano sul sentiero di guerra, e lo fanno giocano una partita come non si vedeva da tempo. La Juve per il sorpasso, Inter per blindare il primato. Alla fine il risultato dà ragione a Inzaghi: finisce 1-1 e in testa cambia nulla. In vetta c’è sempre l’Inter che guida a +2 sulla Juventus che ha provato a ribaltare la storia di questo avvio di campionato nello scontro diretto, ma allo Stadium, è finita 1-1. Bellissimo primo tempo, ripresa meno incisiva. Sblocca Vlahovic, la riprende Lautaro. Juve-Inter è tutta qui, nelle giocate dei due bomber.
Così in campo Atteggiamento tattico speculare, con entrambi i tecnici che si affidano al 3-5-2. Allegri lancia dal primo minuto Nicolussi Caviglia in cabina di regia, con ai lati McKennie e Rabiot, esterni Cambiaso e Kostic. Vlahovic e Chiesa di punta. Dietro Gatti, Bremer e Rugani davanti a Szczesny. Dal canto suo Inzaghi schiera la migliore Inter possibile, con Thuram e Lautaro di punta. In mezzo Barella, Mkhitaryan e Calhanoglu, Dumfries e Dimarco esterni. Dietro Darmian, De Vrij e Acerbi davanti a Sommer.
Vlahovic chiama, Lautaro risponde Un primo tempo da paura, con Juve e Inter che non se le mandano a dire e giocano una partita di altissimo livello, dove a brillare sono gli attaccanti. Juve che parte dedisa, Inter che mantiene la barra dritta. Bianconeri aggressivi, giocano alti e mettono in difficoltà i nerazzurri. Ci prova subito Chiesa, alto di poco un rigore in movimento. L?inter prende campo con il passare dei minuti e la prima occasione capita a Calhanoglu, gran destro, fuori di poco. La Juve è più caparbia, soprattutto brava sulle seconde palle. E arriva il gol grazie ad una giocata di Vlahovic che ruba palla a Dumfries e innesca Chiesa che sfonda a sinistra e mette in mezzo a rimorchio per il serbo che al volo la tocca e infila Sommer sul primo palo. Ma l’euforia per il vantaggio dura un attimo, il tempo necessario a Lautaro per approfittare della leggerezza di Gatti per incrociare sul palo più lontano: 1-1.
Tanto tatticismo Parte meglio l’Inter nella ripresa, buon possesso, Thuram però calcia male da buona posizione. L’Inter tiene il campo, Juve che aspetta. Entra Cuadrado, l’ex, ed è subissato dai fischi. Arrivano i cambi, da una parte e dall’altra, ma non spostano gli equilibri. Partita adesso tattica che nessuno vuole perdere. E così è: quattro di recupero, che cambiano nulla. Finisce 1-1. Tanto rumore per nulla. L’Inter resta in testa a +2 sulla Juve, mentre accorciano Milan e Napoli. Campionato bellissimo.