Il Frosinone ospita il Verona per allungare. Di Francesco: “Niente scherzi”

Nella foto: Eusebio Di Francesco (foto Gino Mancini)

Marco Grande

C’è il Verona sulla strada del Frosinone (domani alle ore 15 allo Stirpe). Di Francesco ritrova l’Hellas come ex, avendo guidato la panchina dei veneti soltanto per qualche mese, da giugno a settembre del 2021. La sfida coinvolge due squadre che sono partite bene e che non hanno affatto intenzione di fermarsi, nell’ottica di raggiungere, il prima possibile, una salvezza tranquilla. Per l’occasione, il Frosinone giocherà con un uomo in più: quel pubblico che, finora, l’ha accompagnata verso successi epici. Chiedere all’Atalanta o al Sassuolo, che dallo Stirpe sono usciti con le ossa rotte, ma Di Francesco non si fida affatto degli scaligeri. “Quella di domani – afferma il tecnico pescarese – sarà sicuramente una partita diversa rispetto alle altre. Una gara difficile, nella quale dovremo essere molto bravi nel palleggio per cercare di uscire fuori dalla loro pressione. Il Verona è un organico aggressivo, che è abituato a lavorare in un certo modo. Inoltre, sa difendere davvero bene. Nelle situazioni di difficoltà, credo che giocheranno molto sul terminale offensivo, a maggior ragione se Baroni, allenatore che stimo molto, dovesse concedere spazio a Djuric in attacco, giocatore possente fisicamente ed utile nel far rifiatare i compagni”.

Tanti i dubbi di formazione per lui, nonostante le assenze dei vari Gelli, Harroui e Garritano. “Ultimamente, ho avuto molte perplessità su chi far scendere in campo. Vi rivelo che ci sono alcune partite in cui decido davvero all’ultimo, quasi a ridosso del fischio d’inizio. Questo accade perché le condizioni di molti giocatori stanno salendo molto. Mi riferisco, in particolare, a Reiner e ad Ibrahimovic, che potrebbero trovare spazio già da domani”.

Se ci sono dei dubbi, però, c’è anche spazio per le certezze. E quelle del tecnico ex Roma vertono tutte su un principio, quello della mentalità. “La nostra attitudine non deve cambiare mai. Poi, a seconda degli avversari che troviamo di fronte, prepariamo la partita”.

Un ultimo pensiero, Di Francesco lo rivolge al dodicesimo uomo in campo, alla sua gente, che anche a Roma, nella bolgia dell’Olimpico, s’è saputo far apprezzare. “Sono davvero contento – conclude – dell’atteggiamento visto dai miei tifosi fin qui. Lo hanno notato anche i miei ragazzi. Mi auguro che domani ci diano ancora una volta la giusta carica”.