Marco Grande
C’è un’altra big, la Roma di Mourinho, pronta a sfidare il Frosinone. Dopo appena sei giornate, i valori sono però capovolti: 9 punti per la neopromossa, solo 5 per i giallorossi. Frosinone che sulla carta sta meglio, ma guai a dirlo a Di Francesco. “Chi sta meglio lo vedremo domani e dipenderà da molti fattori, dall’emotività, dall’ambiente e da tanto altro. Pensare di stare molto meglio è opinabile. Anche l”Inter sembrava in fuga e invece è caduta. Non dobbiamo cullarci sulla loro condizione precaria perché anche in passato hanno dimostrato di saper reagire. Mourinho ha passato tanti di questi momenti, sa come gestirli”.
Inevitabile però avvertire un po’ di pressione. “Bisogna tapparsi le orecchie e affrontare le gare in una determinata maniera. A me non cambia nulla, non ho mai guardato il lato negativo delle cose ma pensare sempre all’obiettivo affrontare le cose con ottimismo. Fermare i singoli? Sarebbe un errore concentrarsi solo su Dybala e Lukaku, perché quella giallorossa, al netto della situazione che sta vivendo, è una grandissima squadra e va affrontata con tanto rispetto e determinazione. Il fattore ambientale fa la differenza, ma i miei ragazzi devono pensare a fare una grande partita e mettere in campo le nostre qualità”.
E poi l’emozione di ritornare nel suo stadio, non dimenticando quella semifinale con il Liverpool, punto più alto della sue gestione giallorossa. “Emozionato? Non lo so, non ci sto ancora pensando più di tanto. Rimarrà sempre intanto l’amore per quell’ambiente. Le emozioni fanno parte della vita e non mancheranno ma una volta in campo, l’unico pensiero, sarà il mio Frosinone”.