Marco Grande
Se dodici squadre di serie B, per questa stagione, hanno appeso gli scarpini al chiodo, le restanti otto sono ancora chiamate in causa. Tutte per un valido motivo anche se, alla fine, soltanto due di queste avranno modo di esultare: chi perché giocherà la prossima serie A e chi, invece, perché avrà l’occasione di disputare il prossimo torneo cadetto.
Si parte dalla lotta per non retrocedere: una tra Brescia e Cosenza, infatti, è inevitabilmente destinata a scendere in serie C. A decidere le sorti delle due compagini, pertanto, sarà un playout che le metterà faccia a faccia: nella gara di andata giocata in Calabria, vittoria del Cosenza per 1-0 con rete di Nasti. Ritorno al Rigamonti tra sette giorni. Previsti sia i supplementari che i tiri dagli undici metri, a seguito del fatto che, sia quelli di Gastaldello che i calabresi, hanno totalizzato gli stessi punti, al termine della stagione regolare.
Discorso decisamente differente è quello dei playoff. Riposano sia il Bari che il Parma che, in qualità di terza e quarta, scenderanno in campo regolarmente per le semifinali, in programma tra il ventinove maggio e il tre giugno prossimi, senza passare dal turno preliminare. Che vedrà invece protagoniste tanto il Cagliari e il Venezia (di scena sabato alle ore 20.30 alla Unipol Domus), quanto il Sudtirol con la Reggina (faccia a faccia venerdi alle ore 20.30, in Trentino). La quinta contro l’ottava, di fatto, e la sesta contro la settima, che se la vedranno in partita secca, destinata a concludersi al termine degli eventuali centoventi minuti di gara, senza passare dai rigori. In caso di ulteriore parità, infatti, il regolamento prevede che a strappare la qualificazione sia la squadra meglio piazzata nella regular season.