Prende il via domani in Marocco il Mondiale per Club, ma le big arriveranno soltanto la prossima settimana. Parliamo di Real Madrid e Flamengo che scenderanno in campo solo per le semifinali. Sarà l’ultima edizione con l’attuale formula che prevede la partecipazione di sette squadre, ovvero i sei campioni delle varie competizioni continentali più quella che ha vinto il titolo nazionale nel paese che ospita il torneo. Il caso ha voluto che i campioni del Marocco, il Wydad Casablanca di colui che poi ha allenato la nazionale ai Mondiali, Walid Regragui, fosse anche il vincitore dell’ultima Champions africana, così è stato invitato a partecipare anche l’Al Ahly, che dal Wydad era stato battuto nella finale della massima competizione per club dell’Africa.
Intanto si va in campo con la vecchia formula, e quindi con sette formazioni e il Real Madrid campione d’Europa nel ruolo del grande favorito. Se la squadra di Carlo Ancelotti trionfasse nella finale dell’11 febbraio sarebbe l’undicesima volta consecutiva che il torneo viene vinto da un club europeo. L’ultima volta che non è andata così, è stata nel 2012 quando i brasiliani del Corinthians, allenato da Tite, batterono in finale il Chelsea. Il Real ha invece vinto il Mondiale per club già quattro volte (una in Marocco, nel 2014) e ora tenterà la cinquina. A dargli fastidio dovrebbe essere soprattutto il Flamengo campione del Sudamerica, forte della coppia d’attacco Gabigol-Pedro. I carioca hanno perso il tecnico del trionfo in Libertadores, Dorival Junior, ma tengono in modo particolare a questa competizione, che hanno già sfiorato nel 2019 quando in finale persero contro il Liverpool ma avrebbero decisamente meritato una sorte migliore. In semifinale la squadra più amata di Rio giocherà contro i sauditi dell’Al Hilal o il Wydad Casablanca, mentre la rivale del Real Madrid uscirà dal trio Auckland City-Al Ahly-Seattle Sounders. In ogni caso, sarà un torneo tutto da seguire, anche per il fatto che gli spettatori negli stadi potranno ascoltare dal vivo, con delle radioline come quelle distribuite nei test match del rugby, le decisioni degli arbitri quando si rivolgono al Var. Un altro
passo nel futuro, in attesa di vedere se andrà in porto il progetto “elefantiaco” del Mondiale per club come piace a Infantino.
Ed è una vera e propria svolta nel mondo arbitrale. “Per la prima volta, l’arbitro parlerà direttamente ai tifosi nello stadio e al pubblico televisivo a casa attraverso il microfono, spiegando perché è stata presa una decisione – annuncia il presidente della Fifa Gianni Infantino – Questo è un messaggio molto importante per tutti gli appassionati di calcio he vogliono vedere ancora più chiarezza sulle decisioni arbitrali”. E allora, possiamo anche cominciare.