Napoli, prove del 9 a Bergamo. Spalletti: “Sarà dura come ad Anfield”

Nella foto: Luciano Spalletti (foto di SALVATORE FORNELLI)

Ancora tre partite prima della sosta per il mondiale in Qatar, con il Napoli capolista, +5 sull’Atalanta seconda, che domani alle 15 va a rendere visita proprio alla formazione di Gasperini. Spalletti si presenta in conferenza stampa e detta subito i temi della sfida del Gewiss Stadium “I rischi domani sono tanti, hanno buoni giocatori che determinano un ottimo collettivo, ci vorrà la consapevolezza di essere forti anche se da Anfield noi ne usciamo con questa certezza. Quello che diciamo sempre, servirà qualità e forza fisica, loro sono creati in maniera corretta e poi c’è Gasp che è un veterano di quelli terribili”.

La mentalità non si compra in nessun centro commerciale e Spalletti la rivendica quando si parla del prossimo avversario Champions e su chi evitare. “E’ un giochino sbagliato quello di preferire quello o quell’altro perché poi devi passare sempre dalla convinzione di mettere le qualità nelle partite e devi credere che dipenda sempre dalla tua forza. Noi non vogliamo giocare gare più facili, noi vogliamo partite difficili ed avere la forza per affrontarle”.

Tre prima della lunga sosta, ma Spalletti non vede svantaggi. “Non ne vedo, dobbiamo passarla tutti, qualcuno ha un giocatore in più e poi si valuta se senza giocare gare di livello cala la condizione di alcuni mentre chi va lì giocherà però avrà fatica superiore. Si faranno valutazioni individuali. Da un punto di vista nostro non temiamo quel periodo, abbiamo una squadra sana, calciatori che sanno gestirsi e sanno mettere qualità professionale. Per essere professionisti al 100% serve un comportamento corretto anche fuori dal campo e noi abbiamo giocatori che sono allenatori di se stessi”.

Intanto c’è questa trasferta di Bergamo. E Spalletti predica lo stesso verso. “Il rispetto bisogna prenderselo, difficilmente te lo concedono. Io avevo timore della gara di Anfield, c’ero già stato ed è una delle squadre che guardiamo di continuo perché dà l’idea di dove sta andando il calcio e quindi sono stati bravi i calciatori anche se negli ultimi minuti abbiamo concesso qualcosa, ma per la tranquillità del risultato ormai guadagnato. A Bergamo un test che somiglia molto, sarebbe la conferma dei passi in avanti importanti perché anche lì c’è stadio, squadra, struttura, gioco, tutte le componenti, ma sono tranquillo perché la squadra s’è allenata anche ieri molto bene, non abbiamo nessun calciatore travestito da nostro calciatore, li abbiamo tutti corretti. Come ettere in difficoltà l’Atalanta? Non c’è una cosa sola, il campo è così grande che le soluzioni sono sempre molteplici. Ci sarà da fare tutto, interpretare i cambiamenti nella stessa partita, e noi abbiamo visto che la squadra sa giocare a viso aperto e sa comportarsi nelle varie situazioni. Trovo l’Atalanta uguale dal punto di vista della caparbietà, una squadra pronta all’auto-scontro perché hanno centimetri, corsa, qualità. Dovremo essere di quel livello lì se vogliamo avere ambizioni importanti”

Forse l’unico pericolo è il troppo entusiasmo e passione per questo Napoli. “Noi lo cercavamo, dal primo giorno, una presenza visiva a parte i munacielli (ride, ndr) che ci seguono anche in trasferta, per noi è bellissimo, importantissimo, è il vantaggio che si ha ad allenare il Napoli o giocare nel Napoli, qui si possono fare cose che vanno oltre il talento come dicevamo per Maradona, si possono fare giocate che un affetto così smisurato ti determina. Osimhen e Kvara in cosa devono migliorare? Sanno benissimo che avendo più qualità sono quelli che possono dare più felicità ai tifosi, troveranno soluzioni per andare sempre meglio”.