Francesco Raiola
Clima sereno meteorologicamente a Napoli, ma ancora temperature fredde con il Vesuvio leggermente innevato, ma anche i cuori dei tifosi azzurri ancora non hanno assorbito il colpo glaciale di Giroud di domenica sera che ha gelato il Maradona, che sperava nella fuga della squadra di Spalletti. Napoli tornato al terzo posto con la Juventus alle calcagne alla vigilia della sfida del Bentegodi, contro un Verona che è diventato improvvisamente la bestia nera degli azzurri dopo i due pareggi consecutivi al Maradona e la sconfitta dello scorso anno a gennaio che quasi costò la panchina a Gattuso.
Match che ha peso specifico importante e Spalletti lo sa bene: “Il tempo delle parole è un po’ finito, valuteremo quanto sono servite alla fine, quanto sono entrate dentro a noi stessi. Domani sarà una partita onesta, saremo lì con le nostre responsabilità, il nostro talento, i nostri timori, e vale molto questa partita e lo sappiamo. Il risultato di questa gara ci dirà dove saranno rivolti i nostri pensieri, una sconfitta sarebbe fatale e tutto è racchiuso in quello che vogliamo fare delle nostre carriere”. La partita con il Milan ha lasciato inevitabilmente scorie anche mentali: “E’ una partita che ho rivisto più di altre, ci trovo che il Milan lotterò per lo Scudetto fino in fondo e loro prima di tutto hanno provato a non far rendere il Napoli come al solito. Non ci ha tolto sicurezze, col Milan abbiamo fatto anche cose fatte bene, soprattutto all’inizio, poi siamo stati condizionati da questo gol e la reazione non è stata al massimo ma è un gol che s’è ripetuto qualche volta, non essendo bravi a presidiare il limite sulle respinte ed un po’ fa parte di quella qualità che abbiamo, siamo meno interessati allo sporco della partita e siamo forse più orientati alla tecnica ed alla qualità, invece poi nella partita di domani se non riusciremo ad usare quel veleno nostro, mettendola sul nostro senso di costruzione di squadra… bisogna dimostrare di avere anche un corpo, disponibili anche ad uno scontro fisico perché il nostro avversario che è allenato bene, Tudor è un grande allenatore, bravo a dare battaglia, ma c’è anche qualità di collettivo, di costruzione, di gioco tra le linee, di chi attacca la linea e la profondità”. Spalletti ha solo un dubbio di formazione ma non lo esterna: “Si tiene presente tutto, anche perché abbiamo recuperato la rosa ed è più facile anche se qualcosa accade sempre tipo a Meret e siamo in credito. Può darsi si possa cambiare anche qualcosa da qui alla fine, ne abbiamo di più di calciatori a disposizione e quelli infortunati hanno fatto una preparazione corretta per fare più minuti e quindi è corretto ciò che lei dice. Io ho abbastanza chiara la formazione a fine settimana, ma in questo caso un dubbio me lo porto fino a domani. Uno solo”. Napoli che deve cercare di mediare il possesso palla di Lobotka con le verticalizzazioni per Osimhen: “Sì, si deve fare tutte e due. Se ti aggrediscono, è meglio per me, ma c’è questo fatto del fiato sul collo che a qualcuno dei miei dà fastidio, negli spazi angusti, in questa caccia all’uomo con la pressione, è una difficoltà ma ti lascia spazi dietro e con questa tattica devi essere più verticale. Se non trovi compagni sul corto, devi andare a giocare di là. Se ti lasciano palleggiare con la superiorità nella tua metà campo e ti aspettano, si deve palleggiare, se loro vengono qui devi andare lì, è tutto qui e devi dargli un verso alla lettura”. Domani il Verona sarà un esame ostico: “Il Verona a Firenze ha meritato ampiamente il pareggio, l’abbiamo presa in esame. Dovremo esibire la nostra qualità, ma in alcuni momenti anche meno belli e più sporchi, brutti, tirando fuori il vantaggio dalla loro pressione. Dovremo avere questo. Sono diverse situazioni da usare al meglio perché loro creano pressione costante, ma lasciano qualche spazio. Ti aspettano al varco, danno battaglia in ogni zona”.
Per domani oltre a Malcuit e Tuanzebe sempre out, Spalletti dovrà rinunciare a Meret per la frattura alla vertebra lombare, che lo toglierà per diverse settimane fuori dal campo e probabilmente anche Juan Jesus. Diversi ballottaggi, ma non in difesa, dove davanti ad Ospina, solita linea a quattro composta da Di Lorenzo, Rrhamani, Koulibaly e Mario Rui, in mediana Lobotka cone Fabiàn Ruiz e Anguissa a giocarsi due posti, mentre in attacco solo Osimhen sicuro del posto. In vantaggio nella linea sulla trequarti Zielinski con Ounas e Elmas rispetto a Politano e Insigne.
Tudor recupera Barak, che potrebbe giocare sin dal primo minuto mentre perde Lazovic. Solito schieramento per gli scaligeri con la difesa a tre davanti a Montipò con Casale, Gunther e Ceccherini, sugli esterni Faraoni e Depaoli, in mediana Tameze e Ilic, con Caprari e Barak in appoggio al Cholito Simeone.
Fischio di inizio alle ore 15. Arbitro del match il sig. Doveri di Roma.