L’Uefa, la serie A e il giorno della marmotta

CREDITS UEFA Photo by Richard Juilliart - UEFA/UEFA via Getty Images)

*di Dario Ricci

Ci fossero stati Bill Murray e Andie McDowell, al posto di Arshavin e dei vari funzionari Uefa al suo fianco, davvero sarebbe stato lecito attendersi di rivivere ogni giorno un sorteggio Champions, così come nel leggendario film “Il giorno della marmotta” (in italiano “Ricomincio da capo”, del 1993). Sì perché a Nyon quasi c’avevano preso gusto, a far girare le pall…ine di tutta Europa, e allora appunto la proposta che spiove in area dritta dritta dal calcio d’angolo è di non farne uno ogni due ore, di sorteggio, ma almeno uno al giorno sì, per oliare il software e tanto per vedere l’effetto che fa!!

Eppure a ben vedere di cose già viste (o immaginate con una forza e una concretezza tali da autoconvincersi di averle già viste) in giro per i campi del calcio nostrano ce ne sono più d’una. Si vedano, ad esempio, gli infortuni che tarpano sul più bello le ali al Napoli: l’anno scorso a San Siro Gattuso perse partita e Mertens, quest’anno Spalletti gara e Osimhen. Poi certo, per non essere neppure minimamente confuso col suo predecessore, Luciano ha fatto le cose in grande, aggiungendo altri guai in serie, e facendoli affiancare dalla serie record (sì, record, e a livello europeo!) di ben 13 pali colpiti. Insomma, per viaggiare i tempi sono ancora decisamente grami, ma sembra proprio che san gennaro si stia tenendo parecchio alla larga dal “Maradona’” o che magari si sia appisolato placido lungo le falde del Vesuvio. Urge qualcuno gli dia la sveglia, invocando grazie e benedizione.

Neppure tanto una novità – ci sia consentito, calmierando scaramantiche remore e spegnendo sin troppo facili entusiasmi altrui – è vedere l’Inter al posto in cui sta, cioè in cima alla classifica. Gli indizi c’erano stati, e neppure pochi: l’attento e lungimirante mercato di Marotta dopo la parte dei “Big Three”, cioè Conte, Lukaku e Hakimi (cui aggiungere Eriksen); la scelta in panchina di Simone Inzaghi; un ambiente che ha saputo finora gestire bene gli sbandamenti causati dalle incertezze finanziarie della proprietà cinese. Insomma, la logica avrebbe voluto vedere i nerazzurri lassù in cima già da un po’; ora il desiderio è stato esaudito dal gioco e dai numeri, e finché tutti e tre andranno così d’accordo, per le altre la strada verso la vetta) sarà ancor più in salita del previsto.

Previsto, e in fondo immaginabile, il cammino a ostacoli di Roma e Lazio. Per motivi diversi, lo lasciava prefigurare la scelta stessa dei due condottieri, Mourinho e Sarri, altalenanti nel rendimento in campo proprio come le loro squadre in campo. Tra i due però – vedendoli sempre dalla straniante angolazione che regala la bandierina – forse sorprende un briciolo di più l’incompiutezza del progetto del tecnico biancoceleste, un mix asimmetrico di teoria mal tradotta in prassi, cui si sommano i limiti di una rosa mai veramente completata dai mercati “risparmiosi” di Lotito.

Già visto, anche, il calvario che sta vivendo sulla panchina genoana quel pezzo di pane d’uomo che risponde al nome di Andriy Schevcenko: difficile anzi sarebbe stato immaginare qualcosa di diverso, visti infortuni, limiti, opacità del percorso compiuto sin qui dal Grifone, con la speranza che la nuova proprietà sappia smentirci a partire dal mercato di gennaio, con scelte funzionali, più che roboanti (mai che ce ne siano la voglia e i soldi).

Insomma in questo mare magnum del già visto, di certo quello che immaginabile non era – né poteva essere soprattutto nelle dimensioni – è l’abisso in cui rischia di scivolare la Vecchia signora, nel suo continuo e stordente ricercare se stessa, la propria identità, un canovaccio e uno spartito solido, neppure scintillante, ma appena appena dignitoso cui aggrapparsi. E allora serve un colpo di genio, un’idea un’intuizione, che permetta ad allegri di sfuggire all’eterno ritorno di un’immagine sbiadita e ormai lisa, di quella squadra che ogni giorno continua a sognare all’alba, e continua invece a sfuggirli al tramonto.        

*giornalista di Radio24-IlSole24Ore

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