Samp-Roma. Ranieri: “Buono punto e prestazione”

Massimo Ciccognani

GENOVA  Un punto al debutto sulla panchina della Samp. Meglio non poteva andare per Claudio Ranieri nel giorno del suo compleanno. “Dopo sei giorni di lavoro mi ritengo molto soddisfatto. La Roma fa molto possesso palla e, dalle statistiche, tira molto in porta. Ho chiesto ai ragazzi di fare la prestazione e il risultato poi sarebbe arrivato. Ci siamo andati vicino ma non ci siamo riusciti. Sono soddisfatto dell’incoraggiamento dei tifosi”.

Si tiene il punto o recrimina per la mancata vittoria?

“Da recriminare no. Quando vedi che i ragazzi danno tutto e il portiere avversario fa due interventi, va bene così. Quagliarella avete visto quanto ha corso e quanto si è dato da fare per la squadra. Io sono contento di questo”.

La Samp riparte una buona difesa?

“In cinque allenamenti non è che potessi fare chissà cosa. Mi sono applicato sotto l’aspetto fisico, alla pressione a morire in ogni allenamento e ho fatto un solo allenamento tattico. Ho detto poi ai ragazzi di giocare come sanno, di giocare per la gioia e io sono soddisfatto. I ragazzi si sono impegnati sotto l’aspetto difensivo e offensivo. Certo ci sono delle cose dal limare ma non si può fare tutto e subito”.

Bertolacci?

“Nelle partite a pressione che abbiamo fatto ho visto che era il più assatanato. Quando è rientrato Ekdal era veramente stanco e quindi ho deciso di partire con Bertolacci”.

La contestazione a Ferrero?

“A noi interessa solo il prato verde e fare il nostro lavoro. Tutto il resto non ci deve interessare. I tifosi sono stati meravigliosi, ci sono stati vicini e hanno apprezzato la prestazione”.

Come ha visto la Roma?

“Si vede che è una filosofia differente. Noi siamo stati bravi a farli entrare centralmente. Senza Pellegrini e Dzeko perdono molto. Lorenzo è il giocatore ideale per Fonseca fra le linee. Ma a questo penseremo al ritorno”.

Gabbiadini?

“Per me era importante l’impegno e la prestazione: non mi ha deluso. E’ chiaro che da lui ci si aspetta il tiro e il colpo. Ma la squadra non sta con tutte le stelle dalla loro parte. Servono anche i risultati affinché i ragazzi riprendano il modo di giocare come sanno”.

Ritiene che il 4-4-2 sia la strada maestra?

“Non so quale sia la strada maestra. Ormai la strada maestra è cambiare filosofia. Inizialmente pensavo di iniziare a rombo poi ho visto la partita della Roma col Cagliari e ho cambiato idea”.

Squadra cambiata a livello caratteriale?

“A me piace questo. Io sono un allenatore caratteriale però tu non puoi dare carattere a chi non ne ha. Questi ragazzi invece hanno spirito di sacrificio. Sono soddisfatto della prova”.