Salvatore Savino *
I napoletani lo sanno: vivere in questi giorni a Napoli è un’esperienza meravigliosa: ovunque si respira l’aria del Natale, e in tutte le case sono allestiti i presepi. Ognuno ha cercato di dare il meglio di sé nella scenografia della Natività: chi di terracotta, chi di plastica, chi di resina, tutti hanno cercato di sistemare al meglio i loro pastori sul presepe, così da emozionarsi ed emozionare tutti quelli che lo vedranno. Nelle vetrine delle pasticcerie, è tutto un fiorire di roccocò, di raffiuoli, mustacciuoli, struffoli e susamielli mentre le pescherie già dispongono le loro luci per gli acquisti della vigilia, con le vasche pronte ad accogliere gli sfuggenti capitoni. A Napoli, Natale non è come nelle altre città: è un’esperienza, è un tempo di colori e calore. Ora, occupandoci di calcio, dobbiamo parlare del nostro Napoli: anche Antonio Conte, sia a Lisbona che a Udine, si è trovato a dover allestire un presepe di qualità, che sapesse emozionare i tifosi, e ci ha provato come sa fare lui, con tutte le tecniche di tanti anni di esperienza, ma ha avuto un grave problema: gli mancavano troppi pastori. E in queste condizioni, per quanto sia bella la struttura, senza pastori. Il tecnico ha provato a rovistare nella scatola, ma purtroppo mancavano molti di quelli importanti: c’era Benino, il pastorello che dorme, anzi, forse di Benini ce n’erano più di uno… c’ erano un paio di zampognari che cercavano di allietare la scena, magari suonando dalle fasce laterali, ma purtroppo mancavano proprio i pastori che sanno guidare il gregge, che infatti è sembrato in alcuni momenti fuori controllo. Fuor di metafora, a Conte mancano troppi uomini perché si possa criticare l’operato del tecnico: la stanchezza incide moltissimo, se si considera che gli stessi giocatori devono affrontare In pratica tre competizioni. Siamo ancora in piena corsa in campionato, visto che abbiamo un solo punto in meno della scorsa stagione, che sappiamo come è finita; ad oggi, saremmo qualificati ai playoff in Champions e siamo avanti anche in Coppa Italia e in finale di Supercoppa dopo il trionfo di ieri sera contro il Milan. Per tutti questi motivi, non dobbiamo assolutamente abbatterci, anzi, dobbiamo stringerci, come dico sempre, vicino alla squadra, darle forza, oggi che il momento è difficile. Man mano rientreranno i nostri campioni, e i problemi saranno dei nostri avversari, ne sono certo. Siamo vicini al Natale, e la luce di Dio sta per entrare nelle case di tutti: cerchiamo di avere meno rabbia, meno rancori. Da tifosi, auguriamoci di poter ancora vincere qualcosa, ma, da uomini semplici, auguriamoci soprattutto la pace. Speriamo davvero che possiamo tornare, presto, anzi, subito, a vedere i bambini di Gaza, i bambini ucraini e quelli di tutto il mondo, correre senza paura dietro ad un pallone: questa sarebbe la vittoria più grande. Tanti auguri di buon Natale, pieni di azzurro, a tutti voi. Forza Napoli Sempre
*Scrittore, tifoso Napoli






