Anoir Assou
A Marassi l’Inter ritrova una vittoria che mancava dal 2021 e lo fa nel modo che più le somiglia: controllo, personalità e capacità di assorbire anche i momenti di difficoltà. Dopo tre pareggi consecutivi sul prato del Ferraris, e reduce dalla beffarda sconfitta europea di Liverpool, con un rigore tanto decisivo quanto discusso, la squadra di Chivu risponde sul campo con una prova di maturità che vale la vetta della classifica. L’Inter si presenta con Zielinski in cabina di regia al posto dell’affaticato Calhanoglu, Lautaro affiancato dal giovane Pio Esposito e, sugli esterni, ancora Carlos Augusto e Luis Henrique, alla quarta da titolare consecutiva vista la lunga assenza di Dumfries. L’approccio è quello consueto: aggressività immediata, pressione alta e recupero feroce del pallone. Proprio da una riaggressione nasce il vantaggio: Bisseck raccoglie palla al limite e sorprende il portiere genoano con un rasoterra sul primo palo che rompe subito l’equilibrio. Il Genoa sceglie una partita totalmente difensiva, schiacciato nella propria trequarti e concentrato più a contenere che a ripartire. L’Inter palleggia, muove il blocco rossoblù e, a dieci minuti dall’intervallo, trova il raddoppio: Lautaro protegge palla in area con il fisico, si gira e col sinistro colpisce il palo lontano, firmando l’ennesima perla di una stagione da leader assoluto.
La ripresa si apre sulla stessa falsariga, con l’Inter stabilmente nella metà campo avversaria e il Genoa incapace di costruire veri pericoli. De Rossi prova a cambiare l’inerzia inserendo Ekuban per Colombo, aumentando il peso offensivo, trovando a metà secondo tempo il gol che riapre la gara con Vitinha, bravo a sfruttare una delle poche disattenzioni nerazzurre. Il finale è più nervoso che spettacolare: il Genoa si sbilancia, crea qualche situazione potenziale e costringe l’Inter ad abbassarsi. Chivu risponde inserendo Thuram e Mkhitaryan per tenere alto il livello di intensità e gestione. I nerazzurri serrano i ranghi, soffrono con ordine e portano a casa tre punti pesanti, da squadra consapevole della propria forza. Una vittoria che spezza un tabù, cancella le scorie europee e, complice la sconfitta del Napoli e il pareggio del Milan, riporta l’Inter in testa alla Serie A. Marassi torna nerazzurro, e non è solo una questione di classifica.






