SERIE A

Per chi suona la campana?

La Roma cerca conferme a Cremona, Napoli per ripartire, Juve all'esame di maturità

Nella foto: Gian Piero Gasperini (foto Salvatore Fornelli)

Francesco Raiola

Arriva la 12ª giornata di Serie A e il calendario offre un mix intrigante di partite decisive su più fronti: non solo la lotta per l’alta classifica, ma anche il terreno scosceso della salvezza e la voglia di dare una sterzata a stagioni ancora in cerca di identità. Tra i match più attesi ci sono sicuramente Cremonese–Roma, Napoli–Atalanta e Fiorentina–Juventus, ognuno con la sua storia particolare, i propri timori e le proprie aspirazioni.

Cremonese–Roma appare come una sfida quasi indecifrabile: la Cremonese, squadra neopromossa che in casa ha sempre dato il massimo, dovrà continuare a costruire il suo fortino emotivo per consolidare la classifica, mentre la Roma è chiamata a dimostrare che il progetto tecnico di Gasp è solido. È una gara in cui la squadra di casa può puntare sulla compattezza, sulle seconde palle e su una capacità di soffrire che ormai è parte integrante del suo DNA. Per i giallorossi è un test importante: non bastano le giocate di qualità se non accompagnate da disciplina e lucidità nei momenti concitati della partita. La pressione di ottenere risultati concreti si fa sentire, e il cammino del nuovo corso targato Gasperini dipende anche da come la Roma saprà gestire queste trasferte “rischiose”.

Poi c’è Napoli–Atalanta, e in questo turno assume un significato ancora più profondo perché vede l’esordio di Raffaele Palladino sulla panchina atalantina. Il giovane tecnico – ufficializzato proprio di recente – ha il compito di dare una scossa alla Dea, dopo un inizio di stagione non brillante. Palladino porta con sé esperienza giovanile e una visione che può coniugare aggressività e ordine: sarà interessante vedere come affronterà il Napoli, una squadra determinata, ambiziosa e guidata da una forte identità di gioco che vive però un grave momento di difficoltà. I partenopei sono consapevoli che ogni punto in casa è prezioso e che affrontare un’Atalanta con un nuovo allenatore può significare variabile imprevista. Il match diventa così una sfida nella sfida: chi saprà imporre il proprio ritmo, chi riuscirà a sfruttare i momenti favorevoli e chi invece pagherà caro un errore di lettura tattica. Un Napoli costretto a fare a meno oltre che di De Bruyne e Lukaku anche di Anguissa, almeno fino a gennaio. 

Fiorentina–Juventus, infine, mescola tradizione e novità. I viola, con Paolo Vanoli in panchina, cercano una svolta che in questa stagione sembra più urgente che mai. Vanoli, subentrato per dare una nuova anima alla squadra, dovrà trovare il giusto bilanciamento tra aggressività, solidità difensiva e spinta offensiva, anche perché contro la Juve ogni errore può costare caro. Dall’altro lato, la Juventus ha affidato la guida tecnica a Luciano Spalletti, un nome di grande esperienza e carisma, che arriva con la voglia di riportare equilibrio, mentalità vincente e un progetto ambizioso, anche se a breve termine: il suo contratto è infatti fino a giugno. Spalletti sa che la sua Juve deve rispondere sul campo, e un risultato positivo a Firenze potrebbe rappresentare un segnale forte. La partita promette scintille, sia per la posta in palio sia per la dimensione simbolica del confronto: due allenatori nuovi, due squadre alla ricerca di rilancio, e un palcoscenico che può lanciare chi ha il coraggio di osare.

Ma non sono solo questi tre i match su cui vale la pena soffermarsi. Il resto della giornata è altrettanto importante: sabato scendono in campo Cagliari–Genoa e Udinese–Bologna, partite che mettono in palio punti vitali per la lotta in basso e per il consolidamento di posizioni di medio alta classifica. Domenica al Bentegodi Verona–Parma, con i gialloblù che vogliono risalire e i ducali che cercano continuità, e Lazio–Lecce, un duello che può essere decisivo per ambizioni europee da un lato e per la salvezza dall’altro. Chiudono la giornata i match di lunedì: Torino–Como, con i granata che devono cogliere l’occasione per avvicinarsi a traguardi più ambiziosi, e Sassuolo–Pisa, uno scontro che potrebbe influenzare le speranze di entrambe le squadre nel campionato.

Un turno che ha tutto il sapore di un momento di svolta: chi a caccia di conferme, altre un punto di svolta, e tutte devono affrontare la pressione di un campionato che non perdona. Sarà una tre giorni intensa, dove tattica, nervi e ambizione saranno ingredienti essenziali di ogni partita, senza distrazioni,  perché ogni dettaglio può fare la differenza.