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“Vincere 9-0 è impensabile, ma mai dire mai”

Il ct Gattuso alla vigilia della sfida contro la Norvegia

Nella foto: il ct Rino Gattuso (foto Fp)

Massimo Ciccognani

MILANO L’ultimo ostacolo prima dei playoff anche se quella porticina nessuno ancora la vuole chiudere. Ma sarebbe un’impresa titanica, perchè all’Italia servirebbe un rotondo 9-0 per eliminare la Norvergia, l’ultimo avversario delle qualificazioni mondiali. Tutta colpo della differenza reti complessiva, ma soprattutto di un regolamento assurdo che penalizza le europee, con tanti big del calcio che a giugno il Mondiale lo vedranno dal divano di casa. L’Italia invece vuole arrivarci, magari vincendo proprio la gara di domani, non tanto per sognare l’impossibile, ma perchè vincere aiuta a vincere, soprattutto in chiave playoff. E Gattuso lo sa benissimo. “Vincere nove a zero con la Norvegia è impensabile, però nel calcio mai dire mai. Sarà una tappa importante del percorso per capire il nostro livello, e per dare continuità a ciò che stiamo facendo perché ci giochiamo l’orgoglio e non dobbiamo fare sciocchezze in vista dei playoff”. 

Subito un accenno agli assenti. “Calafiori è fuori – ha aggiunto il Ct – Ieri ha provato a essere della partita, ma non era giusto fargli stringere i denti. Sarà fuori anche Tonali, lui non ha problemi fisici ma per la diffida non lo rischiamo. Oggi si allena e poi domani sarà allo stadio, così come Calafiori. Entrambi assisteranno alla partita”.

Vigilia segnata dalle parole di De Laurentiis e La Russa (“non si dice vergogna ad un tifoso che fischia). E Gattuso non le manda a dire. “Io rispetto le parole di La Russa, ma sicuramente non era allo stadio e non ha visto la partita nemmeno in tv perché anche in televisione s’è sentito bene che c’era gente che augurava la morte a delle persone, altri che sarebbero venuti a Coverciano. Quelli non erano fischi, io li ho sempre accettati, erano cose molto più gravi”.

E allora sotto con la Norvegia. “Non dobbiamo farci prendere dall’entusiasmo e dobbiamo essere intelligenti. Quella di domani è una partita che ci fa capire anche a che livello siamo e a che livello è l’asticella. Ma ci vuole anche intelligenza: non dobbiamo prendere espulsioni, non bisogna fare sciocchezze. A livello di mentalità possiamo crescere anche in questo tipo di partita. La gara di Oslo l’ho vista col mio staff e nei primi 15-20 minuti l’Italia mi è piaciuta, poi dopo l’1-0 è venuta fuori un’altra gara. Loro hanno i quattro giocatori davanti che sfruttano ogni errore e poi quando fanno blocco difensivo è difficile metterli in difficoltà. Faccio i complimenti alla Norvegia, ha dimostrato grandissime qualità e grande mentalità. In questo momento è una di quelle nazionali contro cui devi fare sempre grandi partite per batterli. Ti fanno credere che stai dominando il gioco e poi con le caratteristiche dei loro giocatori offensivi possono farti del male, così come sui piazzati. La partita sarà molto complessa”.

Il pensiero va al 9-0 che qualificherebbe l’Italia, e Gattuso fa spallucce. “Il 9-0 è impensabile. Poi nel calcio mai dire mai, ma bisogna guardare la realtà. Noi stiamo preparando la partita come una partita vera, ci giochiamo l’orgoglio e il fatto che affrontiamo una squadra che sei mesi fa ci ha messo in grande difficoltà. Con intelligenza e con la testa ce la giocheremo per dare continuità a ciò che stiamo facendo. Vincere 9-0 è molto molto difficile, per non dire impossibile. Però mai dire mai”.

Il pericolo numero uno sarà Erling Haaland. “Ci sono attaccanti e attaccanti. Per quello che fa è unico. Ha forza, balistica e fa delle cose a livello di coordinazione incredibile. E’ un giocatore molto elastico con picchi di velocità impressionante. E’ unico, poi è chiaro che ci sono altri attaccanti con caratteristiche diverse come Mbappé con cui non si può fare il paragone. Sta collezionando record su record, è una macchina. Gioca con continuità, spero di non portargli sfortuna ma non ha nemmeno mai infortuni gravi e questo è importante”.

La speranza in vista dei playoff, è quella di spostare la gara di campionato del 22 marzo. Gattuso si fa pensieroso e dubbioso. “Noi ci possiamo fare poco, il presidente lavora molto su questo aspetto, ma i miracoli non li può fare una sola persona. Secondo noi è difficilissimo che le sposteranno. Speriamo di avere almeno una-due finestre per vedere i nostri calciatori”.

E sulle qualificazioni, continua a ribadire il suo concetto. “Avrei tante cose da dire. Bisognerebbe parlare anche della Nations League, ma un giorno è giusto che venga il Presidente e spieghi tutto. Io so queste cose perché parlo con chi ne sa più di me e ho già detto ciò che volevo dire”.

Qualche acciaccato e qualcun altro che scalpita. “Mancini ha preso una vecchietta, ha stretto i denti. Vediamo, o lui o Buongiorno. Frattesi invece domani gioca, lui ha caratteristiche totalmente diverse e domani partirà dal primo minuto. Pio Esposito? Lui non deve dimostrare nulla, non è la sua partita. Pio deve fare il Pio, combattere e giocare bene. Deve legare il gioco, riuscire a fare gol. Stiamo parlando di un calciatore che per l’età che ha è già molto maturo. Ho parlato con lui, anche all’Inter ha una concorrenza molto importante e non deve vivere ogni partita come quella in cui deve dimostrare qualcosa. Domani non deve dimostrare nulla, deve fare il Pio”.

Nell’ultima, si porta avanti con il lavoro pensando alle gare di marzo. “Non bisogna mai avere paura. Dobbiamo arrivarci con una grande preparazione sia fisica che mentale. Poi è chiaro che oggi siamo all’undicesima giornata, ci ritroveremo alla 30esima… Dobbiamo pregare chi è lassù e sperare di essere nel modo migliore possibile. Dobbiamo arrivarci frizzanti e spensierati, i punti si mettono quando la testa si spacca. Non prima”.

Ma intanto l’Italia deve cominciare a battere la Norvegia, un conto da saldare e tenere alta l’autostima. Il resto lo scopriremo solo vivendo.