L’attesa è finita. Domani a Tbilisi la Spagna sfida la Georgia in quella che potrebbe essere la partita qualificazione al mondiale. Il tecnico della Roja non ha dubbi sul valore dell’avversario. “Sarà una partita dura. Hanno giocatori di altissimo livello nei campionati europei, soprattutto in Spagna. Dobbiamo fare una buona giornata e giocare al livello che ci aspettiamo per vincere questa partita importante. Il nostro obiettivo è qualificarci per la Coppa del Mondo. Al di là delle statistiche che potremmo raggiungere in questa fase, vogliamo vincere per assicurarci praticamente la qualificazione, e questo significa lottare, lavorare sodo e fare le cose per bene per avere una possibilità di vincere”.
Poco tempo per preparare le partite, il male per tutti i Ct. “È tipico di questi ritiri. Abbiamo poco tempo per lavorare, ma abbiamo giocatori fantastici. Indipendentemente da chi scenderà in campo, siamo competitivi e questo ci dà tranquillità in vista delle partite. Ogni partita è diversa e domani vedremo un’altra grande squadra, altri grandi giocatori. Rischio infortunati? È inevitabile. Gli infortuni capitano sempre nel calcio. Ci sono molti mesi davanti, molte partite impegnative, e pregheremo che non ci siano altri infortuni, anche se purtroppo ci saranno”.
Tasto Yamal che ha saltato anche questa convocazione. “La notizia migliore è che gli restano 15 anni con noi. Dobbiamo pensare al presente e al futuro. Il presente significa fare affidamento sui giocatori che abbiamo, vincere e praticamente assicurarci la qualificazione, ed è questo il nostro obiettivo. Tutto può essere migliorato e tutti cercheranno di farlo, ma ciò che dobbiamo migliorare è la nostra prestazione di domani. Stiamo andando bene e dobbiamo continuare a migliorare”.
Spagna sempre più nel cuore della gente e vicina alla striscia di 30 partite da imbattuta. De la Fuente gongola. “È sempre emozionante vedere un Paese così entusiasta della propria nazionale, e noi professionisti dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Nessuno regala nulla qui, è molto difficile vincere. Francia, Portogallo, Italia, è molto difficile vincere e vogliamo continuare a progredire, ma una partita alla volta, un giorno alla volta. È bene rimanere con i piedi per terra di tanto in tanto. Quello che sta facendo questa squadra è molto difficile, ma vogliamo continuare a migliorare. C’è una generazione di giovani tifosi che è legata alla nazionale, ma è compito di tutti: il nostro, quello dei media, dobbiamo tutti fare la nostra parte ed essere autocritici su ciò che possiamo fare per la nazionale. Si tratta di infondere un senso di identità nazionale, di squadra nazionale; è il legame che unisce un intero Paese, è un bene per i tifosi e per il Paese”.
Una nazionale di grandi talenti, ma su chi scegliere come possibile leggenda, De la Fuente fa spallucce. “Sono così legato a questi giocatori che vorrei che diventassero tutti delle leggende. Soprattutto, vorrei che fossero ricordati da tutti, che diventassero una nazionale come quella dal 2008 al 2012, che è stata leggendaria. Questa squadra è sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo, e questi giocatori hanno la possibilità di fare la storia”.
L’attesa è finita e domani, alle 18 si va in campo. Per fare la Spagna. Come sempre.






